"Prendiamo Icardi e scateniamo un casino". Ma poi alla Juve arrivò Cristiano Ronaldo

Fabio Paratici, responsabile dell'area sportiva bianconera, svela il retroscena e parla del prossimo mercato juventino

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Nel giorno in cui la Juve ufficializza l'arrivo di Aaron Ramsey, Fabio Paratici si concede a La Gazzetta dello Sport e racconta i retroscena della scorsa campagna di rafforzamento (con l'arrivo di CR7) ma anticipa anche alcuni dei colpi che, oltre al gallese, contribuiranno a rafforzare ulteriormente il club bianconero. Parlando però della scorsa estate, ecco il particolare più sfizioso relativo ai piani della dirigenza juventina per sbaragliare la concorrenza e motivare ancor più la squadra: "Il primo - rivela infatti il responsabile dell'area sportiva bianconera a Walter Veltroni - era comprare Icardi e scatenare un casino incredibile... Oppure prendere Cristiano Ronaldo". E così fu, mettendo a segno quello che, con un'iperbole giornalistica, è stato definito il colpo del secolo.

Una lunga confessione quella di Fabio Paratici che dopo aver reso omaggio al suo maestro ora passato all'Inter ("Sì, Marotta mi manca") parla ovviamente anche del futuro e dei prossimi possibili acquisti bianconeri: “Altri nomi? Su Romero siamo bene indirizzati. De Ligt sicuramente è uno dei giovani migliori che ci sono, quindi lo guardiamo con grande attenzione. Ramsey invece lo abbiamo preso perché è un giocatore diverso dai nostri. Uno che nella nostra rosa non c’è. Ha più tecnica delle nostre mezzali, meno quantità, pur correndo molto è meno tignoso sulla fase difensiva, meno tattico. È uomo da ultimo passaggio, ha fiuto per il gol. Ramsey è un giocatore che secondo me non ha ancora mai trovato la sua posizione, perché non ha mai giocato. Tonali e Kean sono super. James Rodriguez? È certo un grande giocatore, bisogna vedere. Ma ripeto, migliorare i nostri è difficile. Migliorare Costa, Dybala, Bernardeschi, Cuadrado è veramente difficile. Banalmente la prima cosa che non deve fare chi ha la mia responsabilità è fare danni”.