Sorrisi e rimpianti per la Roma nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. All'Olimpico la squadra di Di Francesco batte 2-1 il Porto, ma lascia aperto il discorso qualificazione. Nel primo tempo gara molto fisica ed equilibrata con i giallorossi in pressione e un palo clamoroso di Dzeko. Nella ripresa si scatena Zaniolo, che firma una doppietta (70', 76'). Al 79' poi la rete di Adrian Lopez che tiene ancora tutto aperto per il ritorno.
La Roma sogna con Zaniolo, ma il Porto la tiene sveglia. Dopo la bella prova all'Olimpico, infatti, Di Francesco si giocherà tutto al Do Dragao. Con qualche rimpianto. Già, perché dopo il doppio vantaggio, i giallorossi avevano in mano la gara e hanno rovinato la festa incassando il gol di Adrián Lopez e tremando nel finale. Nulla di grave, per carità, ma comunque una distrazione che alla resa dei conti potrebbe costare cara. Una vittoria dolce-amara per la Roma, capace di regalare emozioni e puntare i riflettori ancora una volta su Zaniolo, grande protagonista del match e vero predestinato del calcio italiano. Un faro che brilla. Mix perfetto di tecnica, potenza e umiltà. Tutto sotto l'ala protettrice di Dzeko, altro campione di razza che col Porto non ha firmato il tabellino, ma ha lasciato il segno con le sue giocate. Gioventù e qualità da una parte, classe ed esperienza dall'altra. Per la gioia di Di Francesco, che, nonostante una difesa un po' incerta, può continuare a dire la sua tra le big d'Europa.
Con sette italiani in campo, all'Olimpico la Roma comincia facendo girare palla. Il Porto però aggredisce alto e il possesso giallorosso non decolla in mediana. Così il gioco si sposta sugli esterni. El Shaarawy prova a far saltare il banco con una giocata in area, poi tocca a Florenzi mettere dentro una palla velenosa. A buon ritmo i giallorossi manovrano a strappi, cercando di sorprendere la difesa alta di Conceicao e pressando sulla trequarti con Pellegrini. I portoghesi invece scelgono di colpire in ripartenza, lottando su ogni palla, appoggiandosi a Tiquinho Soares e cercando di sfruttare le giocate di Brahimi tra le linee. Zaniolo reclama un rigore per un fallo di mano di Pepe, ma Makkelie e il Var (al debutto in Champions) lasciano correre giustamente. Con le squadre corte, Herrera in cabina regia e Danilo a uomo su De Rossi, il match si sviluppa sulle corsie, con gli uomini di Di Francesco a fare la partita. A sinistra Kolarov ed El Shaarawy hanno spazio per inserirsi e andare al traversone, sulla destra tocca invece a Zaniolo far valere fisico e tecnica. Con la manovra bloccata, i giallorossi provano a giocarsi la carta dei calci piazzati, ma Manolas e Dzeko mancano il bersaglio grosso di testa. Poi il bomber bosniaco fa tutto bene, ma Casillas devia sul palo il suo destro a botta sicura e il primo tempo si chiude con la Roma in avanti, ma senza gol.
Nella ripresa le squadre si allungano subito e la gara si apre. La difesa del Porto trema, ma la Roma non affonda il colpo. Cristante prima va molle su una palla vagante in area, poi spara di sinistro, ma Casillas si fa trovare pronto. Dall'altra parte invece è Danilo a spaventare l'Olimpico con un colpo di testa a lato di poco. Botta e risposta. Con più spazio per le giocate, i giallorossi alzano il baricentro. Casillas ferma un sinistro pericoloso di Pellegrini, poi il muro portoghese crolla dopo un duro faccia a faccia tra Di Francesco e Conceicao in panchina. Dzeko inventa e Zaniolo sblocca la gara, segnando il suo primo gol in Champions. Gioia che l'enfant prodige giallorosso bissa dopo un altro palo di Dzeko. Due lampi che fanno esplodere l'Olimpico, ma che Adrián Lopez smorza subito, accorciando le distanze dopo un mezzo pasticcio difensivo. Un gol che rovina un po' i piani giallorossi in vista del ritorno, ma che non pregiudica nulla. Soprattutto se anche al Do Dragao Di Francesco potrà contare ancora su uno Zaniolo così.
Con sette italiani in campo, all'Olimpico la Roma comincia facendo girare palla. Il Porto però aggredisce alto e il possesso giallorosso non decolla in mediana. Così il gioco si sposta sugli esterni. El Shaarawy prova a far saltare il banco con una giocata in area, poi tocca a Florenzi mettere dentro una palla velenosa. A buon ritmo i giallorossi manovrano a strappi, cercando di sorprendere la difesa alta di Conceicao e pressando sulla trequarti con Pellegrini. I portoghesi invece scelgono di colpire in ripartenza, lottando su ogni palla, appoggiandosi a Tiquinho Soares e cercando di sfruttare le giocate di Brahimi tra le linee. Zaniolo reclama un rigore per un fallo di mano di Pepe, ma Makkelie e il Var (al debutto in Champions) lasciano correre giustamente. Con le squadre corte, Herrera in cabina regia e Danilo a uomo su De Rossi, il match si sviluppa sulle corsie, con gli uomini di Di Francesco a fare la partita. A sinistra Kolarov ed El Shaarawy hanno spazio per inserirsi e andare al traversone, sulla destra tocca invece a Zaniolo far valere fisico e tecnica. Con la manovra bloccata, i giallorossi provano a giocarsi la carta dei calci piazzati, ma Manolas e Dzeko mancano il bersaglio grosso di testa. Poi il bomber bosniaco fa tutto bene, ma Casillas devia sul palo il suo destro a botta sicura e il primo tempo si chiude con la Roma in avanti, ma senza gol.
Nella ripresa le squadre si allungano subito e la gara si apre. La difesa del Porto trema, ma la Roma non affonda il colpo. Cristante prima va molle su una palla vagante in area, poi spara di sinistro, ma Casillas si fa trovare pronto. Dall'altra parte invece è Danilo a spaventare l'Olimpico con un colpo di testa a lato di poco. Botta e risposta. Con più spazio per le giocate, i giallorossi alzano il baricentro. Casillas ferma un sinistro pericoloso di Pellegrini, poi il muro portoghese crolla dopo un duro faccia a faccia tra Di Francesco e Conceicao in panchina. Dzeko inventa e Zaniolo sblocca la gara, segnando il suo primo gol in Champions. Gioia che l'enfant prodige giallorosso bissa dopo un altro palo di Dzeko. Due lampi che fanno esplodere l'Olimpico, ma che Adrián Lopez smorza subito, accorciando le distanze dopo un mezzo pasticcio difensivo. Un gol che rovina un po' i piani giallorossi in vista del ritorno, ma che non pregiudica nulla. Soprattutto se anche al Do Dragao Di Francesco potrà contare ancora su uno Zaniolo così.
Zaniolo 8: parte da destra e si accentra, dando la scossa all'azione propulsiva dei giallorossi. Forza fisica e piedi raffinati. Sul gol si fa trovare al momento giusto nel posto giusto e non trema. Stessa cosa sul bis. Ormai è una certezza, anche in Europa. E' l'italiano più giovane a segnare una doppietta in Champions. Predestinato
Dzeko 7: fa la sponda, si butta negli spazi e guida l'attacco mettendosi al servizio della squadra facendo valere fisico e tecnica. La sterzata prima del palo è un colpo d'alta scuola, un pezzo pregiato del repertorio. Poi l'assist per il primo gol di Zaniolo e un altro palo prima del raddoppio. Gli manca solo il gol
Dzeko 7: fa la sponda, si butta negli spazi e guida l'attacco mettendosi al servizio della squadra facendo valere fisico e tecnica. La sterzata prima del palo è un colpo d'alta scuola, un pezzo pregiato del repertorio. Poi l'assist per il primo gol di Zaniolo e un altro palo prima del raddoppio. Gli manca solo il gol
De Rossi 6: lavoro sporco, ma prezioso. Danilo non lo perde mai di vista e non ha molto spazio per avviare la manovra. Riesce comunque a farsi sentire dai compagni, dando ordine e solidità davanti alla difesa.
Casillas 6,5: attento, esperto e fortunato. Deviazione millimetrica sul destro di Dzeko, poi si fa trovare al posto giusto sui traccianti di Cristante, Pellegrini e Kolarov. Veterano
Militao 7: potente e ordinato. In fase difensiva è una roccia, in fase di spinta affonda con sicurezza. I 50 milioni della clausola fissati dal Porto sono tanti, ma hanno un fondamento
Telles 6,5: fatica in fase di non possesso sulle incursioni di Zaniolo, ma quando c'è da spingere non si fa pregare. Il suo sinistro è buono anche sui calci piazzati
ROMA-PORTO 2-1
Roma (4-3-3): Mirante 6; Florenzi 6, Manolas 5, Fazio 5, Kolarov 6; Cristante 6,5, De Rossi 6, Lo. Pellegrini 6 (38' st Nzonzi 6); Zaniolo 8 (41' st Santon sv), Dzeko 7, El Shaarawy 6 (44' st Kluivert sv).
A disp.: Olsen, Marcano, Juan Jesus, Pastore. All.: Di Francesco 6,5
Porto (4-3-3): Casillas 7; Militao 7, Felipe 5,5, Pepe 5,5, Telles 6,5; Otavio 5,5 (39' st Hernâni sv), Danilo 6, Herrera 6,5; Fernando 5,5 (31' st André Pereira 6,5), Tiquinho Soares 6,5, Brahimi 5,5 (23' st Adrián Lopez 6).
A disp.: Vaná, Maxi Pereira, Bruno Costa, Óliver Torres. All.: Sergio Conceicao 6
Arbitro: Makkelie (Ola)
Marcatori: 24' st Zaniolo (R), 31' st Zaniolo (R), 34' st Adrián Lopez (P)
Ammoniti: El Shaarawy (R); Herrera (P)
Espulsi: -
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