Esordio assoluto per Carlo Ancelotti in Europa League. Primo avversario del Napoli lo Zurigo. "Vincerla renderebbe la stagione indimenticabile ma non è facile perché è molto lunga - ha spiegato il tecnico - ma abbiamo carte da giocarci. Siamo soddisfatti di quanto fatto, possiamo fare di più e quel poco può aiutarci a vincere". Su Hamsik: Non è ancora tutto definito, ma credo andrà come preventivato". Insigne ci crede: "Possiamo vincere la coppa".
Mister, come ti spieghi alcune prestazioni fuori visto che al San Paolo invece controlla le partite?
"Io voglio essere autocritico, ma le prove ci sono sempre state, poi non sempre abbiamo concretizzato, soprattutto fuori con Milan, Inter e Fiorentina. Le abbiamo messe sotto, ma senza trovare il risultato. Non so se è un problema psicologico, ma con più efficacia il risultato sarebbe stato diverso, ma in una stagione capitano momenti così sotto porta, come per Milik, Lorenzo, Mertens uguale e questo va accettato. Sono dettagli perché se ci fosse stato il risultato e non la prova saremmo stati tutti più contenti, ma meno contento io, invece la prestazione c'è stata".
La scelta del portiere dipende dalle condizioni fisiche o da altro?
"E' legata a condizioni fisiche, Ospina non s'è allenato, se oggi si allena e sta bene gioca lui, altrimenti Meret".
Mister, quanto vale l'Europa League nel giudizio della stagione?
"Potrebbe certificare il fatto che la stagione è positiva, poi vincerla la renderebbe indimenticabile ma non è facile perché è molto lunga, a partire da oggi qui, ma abbiamo carte da giocarci. Siamo soddisfatti di quanto fatto, possiamo fare di più e quel poco può aiutarci a vincere la coppa".
L'anno prossimo metterai di più la mano visto che sta finendo un ciclo?
"La mano ce l'ho messa anche quest'anno. La squadra per me ha un futuro, il gruppo è abbastanza giovane, con giocatori d'esperienza, anche se Hamsik ha lasciato ed entrano altri giovani. C'è la volontà di migliorare la squadra e renderla ancora più competitiva, ma lo siamo stati finora e lo saremo. Non è un anno di transizione, abbiamo tanto da giocarci".
Ieri 2-0 del PSG a Manchester, il Napoli ha rischiato di mettere fuori una delle candidate alla vittoria.
"Non potevamo fare di più, il risultato di ieri conferma che il PSG punta a vincere la competizione. Abbiamo fatto il massimo, ora è un'altra competizione e c'è da giocare con lo stesso spirito, ma andiamo piano, pensiamo prima a questo turno".
E' la sua prima Europa League, come si prepara fisicamente visto che il giovedì è più difficile?
"Non cambia molto, c'è più tempo per prepararla visto che si gioca il giovedì, meno invece per il campionato ma non cambia molto perché i giocatori delle big sono abituati a questi ritmi. Non c'è problema".
Che consiglio dà al tecnico dello Zurigo Magnin?
"Non lo conosco, ho visto che la sua squadra ha una mentalità positiva, propositiva, è difficile per me dire cosa fare un altro allenatore. Per migliorarsi serve la passione, poi è inevitabile migliorare".
Hamsik in Cina, lo possiamo dare per fatto?
"Io sono rimasto a giovedì scorso, l'ho salutato, poi non l'ho più rivisto. Non è ancora tutto definito, ma credo andrà come preventivato".
Al di là delle prestazioni cos'è successo dopo Parigi e Liverpool? Quella squadra non s'è più vista.
"Un po' di delusione c'è stata, passare il turno è diverso che retrocedere in Europa League. Ci sono stati un po' di alti e bassi, ma è normale in una stagione ed ora dobbiamo ripartire da quelle prestazioni perché noi siamo quelli. Lavoriamo duro per affrontare ogni gara al meglio. A Firenze abbiamo sbagliato delle occasioni, dobbiamo stare tranquilli perché siamo forti".
Sulla fascia da capitano.
"E' motivo d'orgoglio, ma anche di responsabilità. Io l'ho sempre avuta però perché sono napoletano ed il primo tifoso che vuole dei trofei. Quando sbaglio qualche gol sono il primo a rimanerci male, meritiamo dei trofei perché da anni facciamo bene ma non vinciamo nulla. Ora c'è l'Europa League e possiamo arrivare in fondo, vincerla e portare un trofeo a Napoli che manca da tanto".
Lorenzo, il -11 dalla Juve vi ha tolto un po' di entusiasmo?
"No, non ci hanno tolto nulla, sapevamo che competere con loro è difficile, ma ci proveremo fino all'ultima gara. Noi non siamo da meno, abbiamo lasciato punti per strada che fanno male, ma psicologicamente non ha influito tanto perchè mettiamo sempre cattiveria e non molliamo mai".
Il gruppo ha fame di vittorie dopo anni sempre competitivi?
"Sì, è tanto che lavoriamo insieme, alcuni sono qui da 3, 4, 5 anni e ci siamo scocciati solo di partecipare perché siamo un bel gruppo, sano, unito, ma ogni anno non riusciamo a vincere ma prima o poi ci toglieremo le nostre soddisfazioni".
Hai parlato di retrocessione dalla Champions, siete motivati nell'Europa League?
"Ci siamo scocciati di partecipare soltanto, meritiamo qualche trofeo. Già da qualche anno stiamo facendo bene ma non abbiamo vinto ancora nulla. Ora c'è l'Europa League e vogliamo competere con tutti per tentare di portare a Napoli un trofeo che manca da tanto tempo".