Allegri-Simeone che sfida: Max guadagna un terzo del Cholo ma ha vinto di più

I trofei dello juventino sono 12, quelli dell'argentino solo 9 ma è anche uno scontro tra ideologie calcistiche

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Allegri contro Simeone non è esattamente una guerra ideologica come fu ai tempi quella tra Sacchi e Trapattoni o quella tra Nereo Roccoed Helenio Herrera, però è lo scontro tremendamente affascinante tra due interpreti molto differenti del mestiere di allenatore. Entrambi bravi, entrambi vincenti ma tanto, tanto diversi. Ultimamente molto distanti anche dal punto di vista del conto in banca, visto che Allegri, che pure è nettamente l’allenatore più pagato di tutta la serie A, è fermo a quota 7,5 milioni a stagione mentre il Cholo ha appena rinnovato con i Colchoneros fino al 2022 per una cifra di 24 milioni a stagione che lo rendono inavvicinabile per qualunque club italiano. Praticamente l’allenatore della Juve guadagna meno di un terzo del collega. 
Eppure Allegri, questo deve essere sottolineato con grande evidenza, a oggi ha vinto più di Simeone. Tralasciando qualche soddisfazione raccolta nelle serie minori. Il condottiero juventino ha vinto 5 titoli nazionali (4 consecutivi con la Juventus e 1 con il Milan) contro 3 del rivale (2 argentini con Estudiantes e River Plate, 1 spagnolo con l’Atletico Madrid). E a livello di trofei interni, Max stravince su tutta la linea: 4 Coppe Italia contro 1 Copa del Rey, 3 Supercoppe italiane contro 1 Supercoppa di Spagna. Qui la superiorità sarebbe schiacciante: 12-5 per l’uomo di Livorno. Si cambia registro in campo internazionale, anche se quello che conta, la Champions League, vede una perfetta parità: 0-0 i trofei alzati, 2-2 le finali perse. Poi però il Cholo può essere considerato il vero e proprio re dell’Europa League, competizione che ha vinto con il suo Atletico per 2 volte, vittorie che poi sono state raddoppiate con ulteriori trionfi in Supercoppa europea. 
Detto degli stipendi e detto dei trofei, c’è poi tutta la filosofia del lavoro da analizzare. Normalmente nel calcio un giocatore si trasforma completamente quando passa dall’altra parte, i fantasisti diventano alfieri della disciplina, i mediani interditori sguinzagliano la fantasia dei loro giocatori, i difensori che non passavano mai la metà campo insegnano il gioco offensivo con sapienza e convinzione. Allegri e Simeone invece rispecchiano esattamente quello che sono stati da calciatori, con qualche piccolo ritocco e smussamento dei loro caratteri. Allegri è stato un giocatore di livello medio dal punto di vista dei risultati, ma un raffinatissimo palleggiatore dal punto di vista tecnico, non a caso fa ancora impazzire i suoi giocatori in certe gare di precisione. Per lui vivere era meglio che vincere e questo aspetto l’ha dovuto cambiare, da quando fa l’allenatore vivere e vincere sono sullo stesso piano con il risultato che vive benissimo e vince tanto. Ma anche sul campo si vede la sua predisposizione per il bel calcio. Ama commentare le partite più dal punto di vista tecnico che da quello tattico, dà ampio spazio ai giocatori in possesso di cifre tecniche elevate, cambia faccia alle sue squadre in maniera abbastanza frequente. 
Simeone da calciatore faceva in pratica già l’allenatore, era il garante della disciplina all’interno dello spogliatoio. Metteva le mani addosso a quelli che non rispettavano il concetto di squadra e di gruppo. Da allenatore è esattamente uguale. Gioca sempre con il suo 4-4-2 e soprattutto mette sempre gli avversari nelle condizioni di non giocare bene. Questo è il pericolo numero uno per la Juve nella sfida di Madrid, così come l’Atletico teme moltissimo la qualità dei giocatori bianconeri, a cominciare dall’eterno nemico Cristiano Ronaldo. Non sarà una guerra ideologica, ma sarà una sfida da non perdere. Su questo nessuno può nutrire dubbi.

ALLEGRI SIMEONE
2003 INIZIO CARRIERA 2006
5 TITOLI NAZIONALI 3
3 SUPERCOPPE NAZIONALI 1
4 COPPE NAZIONALI 1
0 CHAMPIONS LEAGUE 0
2 FINALI GIOCATE CHAMPIONS  2
0 EUROPA LEAGUE  2
0 SUPERCOPPA EUROPEA  2
12 TOTALE TITOLI