Gioca Dybala, la Juve deve segnare un gol, meglio se due. E Khedira è rimasto a casa per improvvisi problemi di aritmia. Max Allegri annuncia così la sfida contro l'Atletico, sicuro che la squadra abbia superato il periodo non esaltante fra gennaio e febbraio e ora sia giunto il momento di non sbagliare. "E' la prima sfida per andare verso la finale. E' come gli altri ottavi di finale, con il grande rispetto che si deve a Simeone e alla sua squadra". Le parole del tecnico e di Pjanic.
Come sente questa sfida?
"Dico prima un paio di cose. Khedira non è convocato, è rimasto a Torino per accertamenti (aritmia cardiaca, ndr). Questa è la prima. E aggiungo: domani gioca Dybala. Così siete tutti contenti e fine delle voci. E vengo alla domanda: è un altro ottavo di finale, come è accaduto negli ultimi anni. Saranno due grandi partite, per porre le basi del nostro cammino in Champions. L'avversario è di alto livello, fa della fase difensiva il suo punto di forza. Ma non c'è una pressione maggiore rispetto al passato. Noi siamo sempre stati la Juve".
Come sta la squadra?
"Sta crescendo, abbiamo superato le difficoltà di un breve periodo, ma stiamo migliorando e dovremo fare altri passi avanti perché ora le sfide si fanno più intense. E decisive".
C'è un Ronaldo in più quest'anno. Obbligatorio vincere?
"Non è questione di obbligo. La Champions è un obiettivo. Per vincere bisogna lavorare bene e avere un po' di fortuna, perché la Champions è così. Avere Ronaldo poi è un vantaggio perché negli ultimi dieci anni i capocannonieri della Champions sono stati Ronaldo e Messi, ma la squadra deve fare una partita importante. Hai Ronaldo, il migliore al mondo, e hai più possibilità di vincere, ma non vinci in automatico".
Cosa pensa di Simeone?
"Ho fatto i complimenti a Simeone. Ha fatto un lavoro straordinario e soprattutto riesce a far lavorare la squadra sempre allo stesso modo, dando una mentalità giusta e facendo sia le partite importanti che contro le medio-piccole sempre allo stesso modo. Quindi hanno grande umiltà, grande rispetto dell'avversario e sanno che i risultati sono arrivati con quelle caratteristiche. Complimenti a Simeone".
Il risultato ideale, domani, al di là della vittoria? L'1-1?
"Dipende da come si svolge la partita. Noi domani dobbiamo controllare la partita e stare attenti alle loro ripartenze in cui sono micidiali. Io non firmo per niente, ma ho chiesto alla squadra e ribadisco che è molto importante fare gol. Meglio due".
Dybala in campo: è il gol di venerdì che gli ha aperto la porta?
"Il gol sì, ma ha fatto una prestazione inferiore rispetto ad altre volte. Col Frosinone abbiamo vinto 3-0, ma abbiamo creato molto meno rispetto a quella col Parma. Quindi non l'ho presa in considerazione, credo che domani Paulo possa darci una grossa mano. C'è bisogno di tecnica e di giocate e se ha una condizione importante è giusto che giochi".
Morata: domani avversario e da juventino una grande promessa non mantenuta. Per limiti caratteriali?
"I limiti caratteriali di Morata non li so perché da noi è arrivato che era un ragazzo. Lui è un giocatore da partite secche, quindi è molto pericoloso, nella continuità invece finora ha mostrato il suo punto debole, ma è un giocatore importante all'interno della rosa".
"L'Atletico è una grande squadra e ci aspettiamo due partite complicate. Ha giocatori come Griezmann e altri che sono di altissimo livello. Sarà dura, come ha saputo dimostrare la squadra di Simeone negli ultimi anni".
Il Wanda Metropolitano sarà anche la sede della finale.
"Lo so, ma per andare in fondo bisogna affrontare tutto e tutti. Noi vogliamo ritornare qui a giocarci la finale e da domani cominciamo il nostro cammino prendendoci, spero, qualche vantaggio".
Una partita un po' speciale per Cristiano Ronaldo.
"Certo, lui ha vissuto tante, splendide avventure qui a Madrid, è chiaro che ci tiene, ma lui è sempre lo stesso in tutte le partite. E' un campione. Io e lui ci divideremo i calci di punizione, se ne avremo".
Vi sentite i favoriti di questa Champions?
"Siamo consapevoli della nostra forza e del nostro ruolo, ma non favoriti, di sicuro tra i favoriti. La Champions a questo livello è ricca di squadre con grandi giocatori, ma non abbiamo timore di sbagliare".