Come cambiano le cose quando si lavora al Real Madrid. Basta un giorno negativo e il mondo si ribalta. Una settimana fa sembrava quasi scontata la conferma di Santiago Solari sulla panchina del club blanco. Tutto il mondo madridista parlava dei meriti dell’allenatore, della bontà delle scelte, della squadra ritrovata. Poi è arrivata la tremenda sconfitta interna con il Girona e l’impalcatura è miseramente franata. E adesso siamo all’ultimatum per l’argentino. La rivelazione è arrivata durante l’informatissima trasmissione “El Chiringuito” che in questo periodo (da Ronaldo alla Juve in poi) ci ha abituato a rivelazioni di prima mano. Nella serata di martedì, Solari ha ricevuto un invito a cena che forse avrebbe preferito evitare: alle 21 era seduto al tavolo di un ristorante madrileno con il presidente Florentino Perez, il direttore generale Josè Angel Sanchez e il direttore sportivo Ramon Martinez. Due ore e dieci dall’aperitivo all’ammazzacaffè, con toni apparentemente distesi ma anche fermi: il Real Madrid non può permettersi altri passi falsi, una sconfitta potrebbe costare carissima a Solari. Anche perché se questa sconfitta dovesse arrivare nella semifinale di Copa del Rey contro il Barcellona significherebbe eliminazione, mentre una sconfitta in campionato rappresenterebbe l’addio definitivo alla possibilità di raggiungere il Barcellona.
Non è facile ipotizzare un possibile sostituto immediato per portare avanti la squadra fino alla fine della stagione, ma Florentino Perez a quel punto sarebbe capace di trovare un traghettatore all’interno del club, come è già successo in passato. Per il futuro il nome di Mourinho sta un po’ perdendo quota. Pochettino rimane un’opzione importante pur sapendo che bisogna andare a trattativa con il Tottenham che vorrebbe 40 milioni per liberare il suo condottiero. Il vero sogno di Florentino Perez sarebbe quello di strappare Max Allegri alla Juventus, ma qui il gioco si farebbe durissimo.
Se la panchina sta per trasformarsi in un vero problema, molto peggio è messo lo spogliatoio. Le ultime indicazioni dicono che con l’esplosione di Vinicius, ormai imprescindibile per la creatività della squadra, Gareth Bale sta per essere messo sul mercato. Destinazione fin troppo scontata la Premier League con il Manchester United che da tempo sogna di riportare sull’isola il gallese. Operazione sui 100 milioni, ma si sta parlando di club che queste cifre le maneggiano con disinvoltura.
E poi c’è Marcelo, che nei giorni scorsi ha incontrato la dirigenza per chiedere di andarsene a fine stagione. Marcelo vuole andare via a prescindere dalla permanenza di Solari che l’ha confinato in panchina. Sogna di ritrovare Ronaldo alla Juventus, ma questo è risaputo. A gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche, è intervenuto anche John Toshack, ex allenatore del Real Madrid e santone del calcio gallese. Toshack è stato esplicito: “Marcelo deve andare via dal Real Madrid. Ha giocato molte buone stagioni, ma arriva un momento in cui bisogna pensare ad altre cose. Ma non è solo Marcelo che vuole andare via, c’è mezza squadra pronta a partire”. E proprio il suo connazionale Bale merita una tirata d’orecchie: “Se una persona va a lavorare in un altro Paese, deve imparare la lingua locale o almeno sforzarsi di provare. Dopo sei o sette anni di permanenza in una squadra, ci vorrebbe rispetto, almeno per poter esprimere le proprie idee nella stessa lingua degli altri giocatori”. Bale è sul mercato, Marcelo è sul mercato: il Real prepara una rivoluzione.
Rivoluzione al Real: da Solari a Bale, Florentino Perez ha messo tutti in discussione
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