Assolutamente vietato proporre ad uno juventino una vacanza a Madrid. Per la terza volta di fila le squadre della capitale spagnola rischiano di fare da capolinea per il viaggio dei bianconeri in Champions. Rispetto al passato sono cambiati però i nemici e sull’armadietto della rosa di Allegri c’è ora la foto del Cholo Simeone, soprattutto dopo il gesto virale che ha allargato a dismisura la dimensione delle sue huevas già grandi cosi.
Il cholismo piace in Italia soprattutto a chi ha avuto modo di innamorarsi del grande cuore e dalla voglia di combattere fino in fondo che il tecnico argentino ha sempre proposto in carriera prima in campo e poi in panchina. Non a caso il gesto delle grandi huevas è un po' un marchio di fabbrica di Simeone, una celebrazione che in Italia sia alla Lazio, ai tempi dello scudetto, sia in casa Inter conoscono bene.
Nessuno come il Cholo sa coltivare il senso di appartenenza, sa trasmettere ai suoi lo spirito guerriero, tutti vogliono evitare il cagnaccio rochiblanco e la serata del Wanda Metropolitano ha spiegato il perché. In compenso i Italia c’è chi ride due volte. La simpatia degli interisti per Simeone è conclamata, l’antipatia per la Juventus anche e in più c’è il mercato, che come sempre si infila in ogni piega e in ogni competizione del calcio mondiale.
E cosi il futuro interista Diego Godin è già un idolo per aver messo al tappeto la Juve, magari non definitivamente, ma per una notte i tifosi nerazzurri hanno pregustato quel che potrà essere nei prossimi derby d’Italia avendo in rosa un difensore ruvido e affidabile da sempre anche dotato di un feeling col gol decisamente spiccato.
Simeone invece resta un sogno avvicinatosi nel passato alla panchina interista ma poi sempre rimasto ancorato ai colori dell’Atletico. Le huevas del Cholo e quelle di Godin serviranno ora all'Allianz Stadium in una battaglia epica tra campioni che non vogliono mollare mai.
#Inter | Nel San Siro versione nerazzurra c’è già chi accoglie #Godín così, dopo #AtlétiJuve di ieri.#InterRapid #UEL pic.twitter.com/nnEYOZO9wE
— Simone Nobilini (@SimoNobilini) 21 febbraio 2019