A Nyon oggi è il giorno dei sorteggi degli ottavi di Europa League, ma c'è anche un'altra questione che agita i corridoi del quartier generale dell'Uefa. Si tratta dell'esultanza di Simeone dopo il primo gol dell'Atletico alla Juve. Un gesto volgare, che il massimo organo del calcio europeo potrebbe punire con una squalifica, relegando in tribuna il Cholo nel match di ritorno contro i bianconeri allo Stadium.
Della questione si è già parlato al dipartimento disciplinare dell'Uefa, ma una decisione sul caso non è stata ancora presa. Trasmesse dalle tv di tutto il mondo e rimbalzate sui social, di sicuro le immagini di Simeone che mostra le "huevos" ai tifosi dopo la rete di Giménez non sono state un bello spettacolo. E non si possono escludere sanzioni pesanti per l'allenatore dell'Atletico, recidivo e non nuovo a certe esternazioni sopra le righe. Tre comunque gli scenari possibili. Il più preoccupante per l'Atletico prevede l'apertura immediata di una procedura disciplinare per il tecnico, con conseguente squalifica "per comportamento irriguardoso" e assenza in panchina contro la Juve. In alternativa l'Uefa potrebbe decidere di prender tempo e approfondire la questione, avviando l'indagine di un ispettore, oppure scegliere addirittura di lasciar correre, considerando il gesto del Cholo solo un'esultanza esagerata e non offensiva. All'Uefa tiene banco il caso Simeone e in casa Atletico c'è grande attesa per il verdetto.
In attesa di capire la decisione dell'Uefa, sull'esultanza di Simeone nel frattempo si è espresso anche il padre del tecnico, criticando il gesto. "Io non gliel'ho insegnato, non so da dove l'ha tirato fuori - ha commentato durante il programma "El Larguero" di Cadena SER -. Mi ha sorpreso perché ho pensato che era qualcosa d'altri tempi". "Comunque è un'accumulazione di emozioni uniche e niente di più - ha aggiunto Carlos -. Spero che non lo sanzionino. Lo ha fatto verso la sua tribuna, verso la sua gente". "Mi ha sorpreso anche il gesto di Ronaldo, ma lo rispetto, è un giocatore straordinario", ha concluso il padre del Cholo.