Potente, costante, completo. Negli Anni 90 Gabriel Omar Batistuta era, senza ombra di dubbio, uno dei centravanti più forti del mondo. Quasi 10 anni con la Fiorentina senza troppi trionfi, prima dello scudetto con la Roma. Una scelta precisa, quella dell'argentino: "Quando ero a Firenze mi hanno cercato big come Real Madrid, Manchester United e Milan - racconta in occasione dell'America Business Forum -, ma alla fine ho preferito la tranquillità dell'ambiente viola. Se fossi andato al Real Madrid avrei vinto di sicuro e avrei segnato più di 200 gol, ma mi sarei annoiato. Stesso discorso al Milan".
Batistuta descrive il proprio modo di essere: "Non mi è mai piaciuto essere il leader della squadra, perché quando sei il leader sei il più grande responsabile, nelle vittorie ma anche nelle sconfitte. E il calciatore viene trattato sempre come un prodotto. Quando ero alla Fiorentina mi hanno cercato squadre come il Real Madrid, il Manchester e il Milan, ma alla fine ho preferito la tranquillità di Firenze". Una decisione che non rinnega: "Non ho vinto quasi nulla, ma mi considero un vincente. Lo sono perché ho fatto in modo che la Fiorentina lottasse contro squadre più potenti".