Il Psg centra le semifinali di Coppa di Francia battendo senza troppi grattacapi il Digione: al Parco dei Principi finisce 3-0. Partita in ghiaccio grazie a una doppietta di Angel Di Maria, a segno nella prima mezz'ora: l'argentino va in gol all'8' grazie a uno splendido pallonetto e si ripete al 28' sfruttando un rimpallo. Al 77' è quindi Thomas Meunier, su assist di Choupo-Moting, a rendere ancora più rotondo il risultato.
Dal 2015 c'è stata una sola squadra in grado di vincere la Coppa di Francia: il Psg. E i parigini hanno tutte le intenzioni di conquistare il trofeo per la quinta stagione consecutiva, come dimostrato contro il malcapitato Digione, mai realmente in partita al Parco dei Principi. E Tuchel può anche permettersi di far riposare Kylian Mbappé: bastano infatti Angel Di Maria, Thomas Meunier e gli ispiratissimi assist-man Julian Draxler e Maxim Choupo-Moting. Ulteriore motivo di soddisfazione: la porta lasciata inviolata da Gianluigi Buffon, di nuovo titolare al posto di Areola.
Il Psg sfiora due volte il terzo gol con Paredes, poco prima dell'intervallo (il suo bolide sibila a pochi centimetri dal palo) e a ripresa appena iniziata (bravo Runarsson ad alzargli il pallone sopra la traversa su calcio di punizione). Quindi è Kehrer a incappare in una distrazione potenzialmente molto pericolosa: un suo errato alleggerimento verso Paredes scatena il contropiede di Tavares, con Buffon che para alla grande e si infuria con i compagni. Una scena che i difensori della Juventus e della Nazionale italiana conoscono bene. Ma è il Psg a cercare con più insistenza il gol, come dimostra Draxler che all'ora di gioco costringe Runarsson a un'altra grande parata. Alla fine è quindi Meunier a togliersi la soddisfazione del gol, quando al 77' galoppa sulla destra, serve al centro per Choupo-Moting che inganna tre difensori avversari, aspetta il ritorno del compagno e gli serve un pallone che deve solo essere depositato in rete. Cosa che il nazionale belga fa incrociando con il sinistro un rasoterra imparabile. E a questo punto il Digione non reagisce più: forse questo Psg era davvero troppo per i pur volenterosi rossi di Borgogna.