Dal primo giro dei ritorni degli ottavi di Champions League arrivano tre buone notizie per la Juve. Ajax, Porto e Manchester United sono riusciti infatti a ribaltare il risultato dell'andata, dimostrando che tutto è possibile e che bisogna crederci fino all'ultimo secondo. Lezione che i bianconeri potranno mettere a frutto allo Stadium contro l'Atletico dopo la sconfitta al Wanda Metropolitano. E' la Champions delle rimonte e la Juve deve crederci.
"Non c'è due senza tre e il quarto vien da sé", recita il proverbio. E allora, dopo i colpi di Ajax, Porto e United, in casa Juve è arrivato il momento di accumulare nuovo entusiasmo in vista del secondo round contro Simeone. Archiviata il ko dell'andata a Madrid, martedì a Torino anche ai bianconeri servirà un'impresa in rimonta per restare in corsa. Tre delle quattro partite dell'ultimo turno di Champions hanno dimostrato che si può fare e che per ribaltare tutto c'è ancora tempo.
Dopo la sconfitta ad Amsterdam, i Lancieri hanno eliminato il Real con una prova di forza, facendo fuori i campioni in carica e segnando quattro gol al Bernabeu. Un miracolo sportivo e tecnico, arrivato grazie alla qualità, al coraggio e alla spensieratezza dei giovani orange. Coraggio che ha dimostrato anche lo United andando a vincere a Parigi e centrando i quarti di finale grazie a un rigore nel recupero. Una rimonta tutta cuore e grinta, messa a segno all'ultimo respiro e molto diversa da quella realizzata invece dal Porto. Al Do Dragao i portoghesi hanno ribaltato il ko dell'Olimpico con una prestazione di carattere, completata però solo ai supplementari grazie anche ad alcune decisioni molto discutibili dell'arbitro e del Var.
Tre rimonte differenti, con un solo insegnamento: nel calcio tutto è possibile e nulla è deciso fino al triplice fischio. Contro l'Atletico la Juve deve crederci #finoallafine.