Mourinho da lunedì nuovo allenatore del Real Madrid

Jorge Mendes, agente del tecnico portoghese, è già nella capitale spagnola per trattare con Perez

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Josè Mourinho è il nuovo allenatore del Real Madrid. O meglio: lo sarà da lunedì, nel frattempo toccherà al 'dead man walking' Santiago Solari dirigere una squadra ormai quasi priva di obiettivi e soprattutto di idee per la partita contro il Valladolid di Ronaldo Fenomeno. Jorge Mendes, potentissimo agente portoghese che cura gli interessi di Mourinho, è già a Madrid per sedersi al tavolo con Florentino Perez. Non ci sono i tempi tecnici per vedere subito lo Special One in panchina, ma la decisione è stata presa e non ci sono margini di ritorno. E la storia recente merita di essere raccontata.

Martedì sera, interno Bernabeu
Riunione plenaria tra Florentino Perez e i suoi più stretti collaboratori, dopo la disfatta interna contro l’Ajax. Presente alla prima parte del meeting anche lo stesso Solari, al quale è stato chiesto se non avesse intenzione di dimettersi. Risposta negativa ed ennesimo sfoggio dello slogan tanto caro all'allenatore: "Muoio con le mie idee". Fino alle due di notte Perez si è poi intrattenuto con i vari collaboratori, cercando una soluzione geniale a questa situazione. Nel frattempo c'era stato anche lo strappo con Sergio Ramos, che al presidente ha risposto con una certa arroganza: "Se non vuoi che resti, dammi i soldi e me ne vado".

Mercoledì pomeriggio, ufficio di Florentino Perez

Nuove telefonate e nuove consultazioni. Sulla scrivania del presidente due nomi di possibili traghettatori: Raul, gloria del Real, e Xabi Alonso. Ma nessuno dei due è stato ritenuto adeguato al ruolo in questione. A quel punto Perez ha chiamato il suo collaboratore Emilio Butragueno, altra gloria del Real: "Telefona a Zidane, voglio che torni subito da noi". Grande idea, sì, peccato che Zidane abbia dato la sua disponibilità a tornare ma solo a partire dalla prossima stagione. Per l’immediato è irremovibile: il suo terrore è quello di rovinare in tre mesi tutto l'ottimo lavoro fatto nella sua precedente esperienza. E poi Zizou ha ottime possibilità di rilancio: lo ha già contattato la Juve per l'eventuale sostituzione di Allegri, così come il Chelsea per prendere il posto di Sarri. Intanto Solari dirige l'allenamento cercando di fare finta di niente. Intanto Mourinho rilascia dichiarazioni strategiche: "Al Real sono stato benissimo, ci tornerei, certo, ma vorrei evitare di lavorare fino a giugno".

Giovedì pomeriggio, ancora ufficio di Florentino Perez
Ennesima riunione-fiume nella quale sono stati presi in considerazione tutti i nomi possibili, compreso un tentativo di rivalutazione delle ipotesi Xabi Alonso e Raul. Niente, nuova bocciatura. Ulteriore telefonata a Zidane e altro secco "no" per l'immediato. Poi Perez riesce a stabilire il contatto con Mendes e allora tutto va verso una soluzione. Mourinho prima dice "ni" poi dà la disponibilità a trattare. Mendes parte per Madrid e nelle prossime ore metterà nero su bianco. Si può ipotizzare un contratto di due anni e mezzo (per meno non si muoverebbe), la richiesta (che verrà obbligatoriamente accettata) è di 15 milioni a stagione più 5 milioni per arrivare alla fine di questa stagione. Sono le tariffe special dello Special One. Molto probabilmente il vice sarà Xabi Alonso che fa già parte della Real Casa e dalla fine di questa stagione inizierà una vera e propria rivoluzione della squadra, con molti acquisti e molte cessioni. A Solari verrà concessa l'ultima passerella (si fa per dire visto il clima che c'è a Madrid) contro il Valladolid. Poi verrà liquidato, grazie e arrivederci. E pensare che quindici giorni fa gli era stato promesso di restare a lungo sulla panchina dei Blancos. Verrà ricordato soprattutto come l’uomo capace di lanciare il brasiliano Vinicius come titolare. Peccato che adesso Vinicius si sia rotto un legamento e quindi anche questo aspetto positivo della gestione Solari è stata cancellata.