Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) vince la tredicesima edizione delle Strade Bianche, classica che parte e arriva a Siena. Il francese si impone sul danese della Astana Jakob Fuglsang, staccandolo negli ultimi 400 metri. Terzo il belga Wout Van Aert, che nell'ultimo chilometro recupera sui due battistrada ma paga lo sforzo sulla salita finale. A 2'45" il Re del Tour, Geraint Thomas. Vincenzo Nibali e Gianni Moscon mai all'attacco.
La magia delle campagne senesi, l'epicità dello sterrato, la sensazione di un grande appuntamento che, edizione dopo edizione (siamo alla tredicesima), sta imparando a diventare grandissimo. La classica delle Strade Bianche, valida come evento dell'UCI World Tour, è diventata una delle più ambite tra i corridori. Non a caso vi partecipano molti grandi nomi. Tra questi, Julian Alaphilippe. Il francese vince da fenomeno una gara dominata anzitutto dal punto di vista tattico. Corridore da grandi classiche, controlla la fuga iniziale (in cui è inserito anche Diego Rosa del Team Sky) e si inserisce nel gruppo degli immediati inseguitori che stacca il plotone principale ai -50 km, nel tratto di Monte Sante Marie. Poi, è lesto a rispondere al tentativo di fuga sullo sterrato del danese della Astana Jakob Fuglsang, ai -25 km. Insieme a loro c'è il belga Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma).
Sono questi tre a giocarsi la vittoria finale: Fuglsang stacca Van Aert ma non Alaphilippe, che controlla facilmente le avanzate del danese. Fuglsang sa bene di dover staccare il francese se vuole conservare chance di vittoria: Alaphilippe è troppo più veloce in volata. Timori poi avverati, perché l'uomo della Deceuninck-QuickStep non ha difficoltà a restare alla ruota del compagno di fuga. I due raggiungono l'ultimo chilometro insieme. È inutile il tentativo di Van Aert: il belga riprende i battistrada che nel mentre avevano rallentato per studiarsi, ma perde subito contatto al primo affondo di Fuglsang. Passata la porta di Fontebranda, da cui si entra nelle mura di Siena, Alaphilippe fa la differenza sullo strappo di Santa Caterina, che ha pendenza massima del 16%, ed entra in piazza del Campo da trionfatore. Secondo Fuglsang, terzo Van Aert, quarto il ceco Zdenek Stybar (Deceuninck-QuickStep). Sesto il belga Greg van Avermaet (CCC Team), tra i grandi favoriti della vigilia.
All'esplosività di Alaphilippe fa da contraltare un certo immobilismo da parte degli italiani. Vincenzo Nibali e Gianni Moscon, le grandi speranze azzurre per questa classica, non si fanno vedere in fase di attacco e restano intrappolati nel gruppo principale, che viene staccato a 50 km dall'arrivo. Se questo non è un segnale di allarme per il corridore della Bahrain Merida, che deve entrare in condizione per i grandi giri, potrebbe esserlo per Moscon, soprattutto in vista delle grandi classiche del nord. Per l'ottava volta nessun italiano va sul podio delle Strade Bianche: l'ultimo a riuscirci è stato Gianluca Brambilla nel 2016.
< Nella prova femminile vince l'olandese Annemieke van Vleuten. La danese Annika Langvad si piazza seconda, davanti alla polacca Katarzyna Niewiadoma. Quarta la campionessa d'Europa Marta Bastianelli.