Sono ore di fuoco in casa Real Madrid. Santiago Solari praticamente già cacciato e comunque totalmente delegittimato, Sergio Ramos che secondo la stampa spagnola è il vero allenatore in carica, Josè Mourinho in attesa di una chiamata per firmare il nuovo contratto, la tifoseria pronta a organizzare una contestazione. Poche volte la Casa Blanca si è trovata in queste condizioni ed è sicuro che verranno scritti molti altri capitoli di una vicenda che riguarda non solo Madrid, non solo la Spagna ma un bel pezzo del grande calcio europeo.
Andiamo con ordine. La partita contro il Valladolid sarà l’ultima di Solari sulla panchina del Real. Non ci sono grandi dubbi, anche se dal club fanno filtrare indicazioni secondo le quali potrebbe cambiare tutto in caso di clamorosa reazione da parte della squadra. Improbabile.
Lunedì è il giorno chiave. Jorge Mendes (reduce da un blitz a Torino dove ha parlato con la Juve di Joao Felix del Benfica) è atteso a Madrid nelle prossime ore per discutere il contratto di Josè Mourinho, che ha già dato la sua disponibilità. Ma l’ex presidente del Real, Ramon Calderon, diventato ormai una specie di oracolo del mondo madridista, ha già anticipato in un’intervista a BeIn Sports tutto lo scenario futuro: “Al novanta per cento Mourinho sarà a Madrid la prossima settimana, forse già lunedì. La decisione di esonerare Solari è già stata presa, ma non ha avuto effetto immediato solo perché c’era di mezzo la partita contro il Valladolid. Il club ha chiamato Zidane ma la risposta è stata negativa, ha detto che non era il momento di tornare. Mourinho invece è molto felice di sedersi di nuovo sulla panchina del Real”. Calderon ha anche rivelato i termini del contratto di Mou: 3 mesi fino alla fine della stagione con un compenso da stabilire, più un triennale da 17 milioni a stagione.
Le condizioni economiche sono onerose per il Real, ma Florentino Perez a questo punto non può permettersi l’immobilismo. Ha bisogno di un parafulmine, di un nome importante che possa fargli da scudo nei confronti dell’opinione pubblica. Sarebbe andato benissimo Zidane, andrà benissimo (almeno sotto questo punto di vista) Mourinho, anche se Calderon avvisa che “in questi tre mesi anche il portoghese avrà vita dura”. Poi ci sono anche altre condizioni che Mou sta ponendo per tornare. Alla fine di questa stagione vuole un’epurazione totale con la cessione di quattro giocatori importanti soprattutto dal punto di vista del peso nello spogliatoio: Benzema, Marcelo, Bale e soprattutto Sergio Ramos. Quest’ultimo è il nome più complicato da sistemare (anche se in Spagna sostengono che Jorge Mendes lo sta proponendo alla Juve), mentre Bale può andare al Manchester United, Benzema ha pure lui buone possibilità in Premier League e Marcelo ha deciso da tempo di raggiungere il suo amico Cristiano Ronaldo a Torino. Secondo i siti di informazione madridista più vicini al club, Florentino Perez avrebbe già promesso al portoghese che verrà accontentato. E allora ci sarà da divertirsi.
"Mourinho lunedì sarà l'allenatore del Real Madrid e guadagnerà 17 milioni a stagione"
Lo dice l'ex presidente Ramon Calderon e ci sono tutti i presupposti per una conclusione positiva della trattativa
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