La Juventus vola ai quarti di finale di Champions League con una rimonta capolavoro contro l'Atletico Madrid. I bianconeri, che partivano dallo 0-2 di Madrid, hanno vinto 3-0 all'Allianz Stadium trascinati dalla tripletta del fenomeno Cristiano Ronaldo. Dopo il vantaggio al 27' firmato svettando di testa su Juanfran, CR7 si è ripetuto al 48' sovrastando Godin. All'86' poi il rigore - procurato da Bernardeschi - che ha completato la rimonta.
Un marziano, due marziani, dodici marziani. Undici in campo e uno in panchina, fuoriclasse assoluto al pari dei suoi interpreti in campo. La Juventus ha costruito un capolavoro nei novanta minuti, ha dato un chiaro segnale all'Europa e sì, ha spiegato a tutti - qualora ce ne fosse davvero bisogno - il motivo dell'acquisto di Cristiano Ronaldo. Stuzzicato, provocato, disturbato e... scatenato! Il fenomeno portoghese ha risposto sul campo come solo lui sa fare: tripletta, tre gol all'Atletico e via di impresa con "dos huevos" così, alla faccia di Simeone che il due se lo merita sì, ma in pagella.
Ma se si parla di fenomeni e marziani dopo il 3-0 dell'Allianz Stadium che vale i quarti di Champions per la Juve, non si può non parlare di quello seduto in panchina. Massimiliano Allegri tra una critica e l'altra, tra una voce di mercato e una sul fallimento senza Champions, ha messo un po' di acqua alla volta nella bottiglietta, facendola strabordare di strategia, tattica, arroganza e conoscenza nella serata perfetta. Emre Can difensore aggiunto e schermo, un mediano alla vecchia maniera per inibire la profondità di Morata e affollamento sugli esterni, in ampiezza totale con Spinazzola e Cancelo velocizzando l'esecuzione con la rifinitura di Pjanic e Bernardeschi, ben coperti alle spalle da Bonucci, Chiellini e appunto dal tedesco. Un'intuizione tattica studiata e mai svelata fino al momento decisivo, un azzardo che ha annichilito Simeone e tutti i suoi seguaci riducendo il leone Atletico a un misero e impaurito gattino.
Il resto è venuto da sé, ma non per caso. Le intenzioni belligeranti della Juventus in uno stadio infuocato si sono capite fin dal primo secondo e ancora meglio dal 3' quando l'arbitro ha annullato con una chiamata al limite un gol a Chiellini. Il 3-4-3 ibrido posizionato da Allegri ha schiacciato l'Atletico nella propria metà campo senza se e senza ma, spostando la contesa sugli 1vs1 esterni - con Spinazzola ispiratissimo all'esordio Champions - e riempiendo l'area di rigore, concedendo a Pjanic e Bernardeschi il compito di dettate tempi e modi dell'attacco. Al 27' il primo lampo decisivo portato proprio dal fantasista italiano bravissimo a servire un assist al bacio a Ronaldo che è salito in cielo sovrastando Juanfran per l'1-0 di testa. Prima dell'intervallo lo stesso Bernardeschi, ma anche Bonucci e Chiellini hanno impegnato Oblak senza successo.
Ma c'è Ronaldo e il portoghese, servito questa volta da Cancelo, a inizio ripresa ha incornato ancora una volta il pallone in porta arrampicandosi su Godin e riequilibrando la contesa in chiave qualificazione per tutto il secondo tempo. In tutto questo l'Atletico è stato solo un colpo di testa molle e timido - come tutta la partita - di Morata, nulla più. E allora Allegri ha osato, con coraggio e la voglia di mettere ko un avversario tramortito come non mai; lo ha fatto inserendo Kean, che all'82' si è divorato il gol qualificazione, ma anche lasciando in campo tutta la qualità possibile con un Dybala in più. La giocata decisiva l'ha fatta però Bernardeschi all'85', inventandosi un'azione solitaria fino a prendersi il calcio di rigore, quel penalty che Ronaldo non ha sprecato mostrando "dos huevos" così, appunto per gradire e non dimenticare. Tre messaggi all'Europa, chiari, netti, distinti.
JUVENTUS-ATLETICO MADRID 3-0 (and. 0-2)
Juventus (4-3-3): Szczesny 6; Cancelo 7,5, Bonucci 7, Chiellini 8, Spinazzola 7 (22' st Dybala 6,5); Can 8,5, Pjanic 7, Matuidi 7; Bernardeschi 8,5, Ronaldo 10, Mandzukic 6,5 (35' st Kean 6). A disp.: Perin, Caceres, Rugani, Bentancur, Nicolussi Caviglia. All.: Allegri 10.
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak 5,5; Arias 5 (32' st Vitolo 5), Godin 4,5, Gimenez 5, Juanfran 4,5; Koke 5, Rodrigo 4,5, Saul 5, Lemar 4 (12' Correa 4,5); Morata 4, Griezmann 4. A disp.: Adan, Savic, Montero, Mikel Carro, Kalinic. All.: Simeone 2.
Arbitro: Kuipers (Olanda)
Marcatori: 27' Ronaldo, 3' st Ronaldo, 41' st rig. Ronaldo
Ammoniti: Bernardeschi (J); Juanfran, Gimenez, Vitolo (A)
Espulsi: nessuno