Foden, nuova stella del City: "Scusate, per una volta non ho fatto i compiti"

Il più giovane inglese a segno nel torneo è un pupillo di Pep Guardiola, il college gli fa i complimenti e Sterling lo prende in giro

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Phil Foden è il più giovane giocatore inglese ad aver segnato un gol in Champions League. Nato a Stockport il 28 maggio 2000, contro lo Schalke 04 ha segnato il gol del 6-0 per il Manchester City (poi la partita è finita 7-0) ma non è certo una casualità. Da sempre è stato un pupillo di Guardiola, che l’ha fatto esordire in prima squadra già nella tournèe estiva in una partita vinta contro il Manchester United e subito dopo si è lasciato andare a un endorsement veramente marcante: “Siete fortunati, voi siete coloro i quali hanno visto la sua prima partita con la prima squadra del Manchester City. Non ho parole, vorrei avere le parole per descrivere quello che ho visto. È da tempo che non vedevo una cosa del genere”. Ovviamente si riferiva alla prestazione di Phil, che più volte è stato sul punto di essere ceduto in prestito dal Club ma è sempre stato bloccato dall’allenatore, che lo vuole osservare da vicino nella sua crescita.
La scuola dove ha studiato, il St. Bedes College Tec, ha twittato immediatamente il suo orgoglio per l’impresa dell’alunno: che gol del nostro alunno Phil Foden. Il suo compagno di squadra Raheem Sterling poi ha aggiunto con grande ironia: “Devi ancora andare a scuola domani, vai a letto adesso ragazzo”. Ma per rimanere in tema, il ragazzo prodigio a sua volta ha twittato: “Oggi valeva la pena di non fare i compiti per poter vivere una serata del genere”. L’impresa di Foden non resterà un fatto isolato, perché il futuro di questo ragazzo è sicuramente ad alto livello. Guardiola l’ha utilizzato 23 volte in tutte le competizioni e Foden ha segnato 6 volte più due assist.
Secondo molti diventerà presto titolare fisso nella squadra del Pep, ben felice di poter lanciare definitivamente un prodotto della favolosa Academy. Nello scorso maggio, tra l’altro, il ragazzo di Stockport è stato grandissimo protagonista nella finale del Mondiale Under 17 disputato in India, segnando una doppietta nel 5-2 con cui l’Inghilterra ha battuto la Spagna in finale. Centrocampista offensivo, non un colosso fisicamente (1,71), fa della tecnica e della velocità le sue armi migliori. A questo unisce una grande serietà, una delle doti che hanno molto colpito Guardiola. E pazienza se per una volta non ha fatto i compiti.

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