Non è la più antica corsa competitiva d’Italia, titolo saldamente nelle mani del siciliano “Giro podistico di Castelbuono” con le sue 93 edizioni già disputate in 106 anni, e nel panorama delle “non competitive”, tra “camminate” e “marce”, è possibile individuare appuntamenti che abbiano già superato quota 50 edizioni. Alla Stramilano, però, siamo soliti riconoscere un ruolo determinante nello sviluppo della pratica della corsa, per aver imposto la passione per il podismo sotto i riflettori di un’Italia che considerava lo sport come qualcosa da guardare, non da fare in prima persona. La “madre di tutte le stracittadine”, insomma, la prima a far correre anche chi di solito non correva, imponendo la “corsa a piedi”, oggi running, a una città che considerava il tempo libero come tempo perso.
Il rito si rinnova per la 48ª volta domenica 24 marzo: si comincia alle ore 9 in piazza Duomo, da dove parte la Stramilano “classica”, la non competitiva di 10 km che si concluderà all’Arena Civica. Stessi luoghi di partenza e arrivo, ma tragitto dimezzato, per la Stramilanina di 5 km, per i più piccoli e i loro accompagnatori, che prende il via alle ore 10. Alle 10:30 entrano in scena i top runner e gli appassionati che amano confrontarsi con il cronometro e per questo si danno appuntamento in piazza Castello, luogo di partenza e arrivo della Stramilano half marathon, unico momento agonistico dell’evento sulla distanza dei 21,097 km, distanza che permise a questa corsa di entrare più volte nella storia dell’atletica, come quando, nell’edizione del 1993, il keniano Moses Tanui vinse in 59’47”, diventando il primo uomo al mondo capace di completare una mezza maratona in meno di un’ora
Anche la Stramilano non competitiva va a caccia di un record, quello dei partecipanti: la definizione di “Stramilano dei 50.000”, usata in gergo per distinguere la classica non competitiva dalla omonima corsa competitiva, ci dà già una misura della dimensione in cui si confrontano le mass-race italiane, in un testa a testa che spesso si risolve in un derby tutto meneghino, tra la più giovane Deejay Ten e questa grande classica ideata dal gruppo “Fior di Roccia”.