Per la sentenza bisognerà attendere l'inizio della prossima settimana, ma in casa Ducati sembra regnare l'ottimismo. Dalla lunga udienza davanti alla Commissione d'Appello della Fim sembra essere uscita una sola certezza: nessuno toglierà la vittoria conquistata da Andrea Dovizioso nella gara d'apertura della MotoGP in Qatar. Pare, infatti, che nessuna della Case rivali che ha fatto reclamo (Honda, Suzuki, Aprilia e Ktm) abbia chiesto di escludere il forlivese e Petrucci dall'ordine d'arrivo di Losail. Invece, l'intenzione pare essere quella di definire irregolare l'appendice posta davanti alla ruota posteriore della GP19, in modo che non venga più usata nelle prossima corse.
Il tutto, nonostante il direttore tecnico della Federmoto internazionale, Danny Aldridge, abbia confermato come secondo lui questa "pinna" (che per gli avversari crea portanza aerodinamica, mentre per Borgo Panigale serve solo a deviare l'aria dallo pneumatico) fosse e resti regolare. Insomma, l'impressione è che si vada verso una soluzione di mezzo: vittoria confermata, ma appendice "bannata".
Una dei principali "accusatori" della Ducati è stata l'Aprilia, che tramite il suo ad, Massimo Rivola, ha voluto fare chiarezza. "Il nostro obiettivo non è quello di cambiare il risultato della gara del Qatar, di togliere la vittoria a Dovizioso, ma che tutti capiscano che servono dei chiarimenti sul piano regolamentare. Credo, comunque, che siamo riusciti a dimostrare che un'ala genera carico aerodimanico, mi sembra una cosa elementare. Se non si mettono dei paletti, i costi sono destinati ad aumentare. Serve un regolamento più chiaro, mettere dei limiti all'aerodinamica è necessario ed è la volontà di almeno quattro dei sei costruttori che corrono in MotoGP", ha detto l'ex ds Ferrari al Mugello nel corso dell'Aprilia All Stars 2019.