Qualificazioni Euro 2020: Bosnia e Grecia rispondono all'Italia

Vincono le altre big del Gruppo J: a Sarajevo cade l'Armenia (2-1), ellenici corsari in Liechtenstein (2-0)

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Bosnia e Grecia rispondono all'Italia e vincono il match d'esordio del Gruppo J di qualificazione a Euro 2020. A Sarajevo l'Armenia cade per 2-1: padroni di casa in vantaggio al 33' grazie all'empolese Rade Krunic, Deni Milosevic raddoppia all'80' e Mkhitaryan al 93' chiude il match. In Liechtenstein la nazionale ellenica, esattamente come gli azzurri, si impone per 2-0: al 45' segna Fortounis con una prodezza, poi all'80' va in gol Donis.

BOSNIA-ARMENIA 2-1
A Sarajevo arriva un 2-1, vittoria striminzita per Dzeko e compagni, che solo nel finale subiscono una rete che definire beffarda (dopo una partita dominata) appare addirittura riduttivo. La Bosnia sin dalle primissime fasi del match prova a portarsi in vantaggio, contro un'Armenia che non riesce a rendersi pericolosa ma non si fa bucare da Dzeko e compagni. Di fatto la prima occasione per i padroni di casa arriva al 21', ma la mira di Krunic non è perfetta. Proprio il centrocampista dell'Empoli ha tuttavia il merito di sbloccare l'incontro al 33', quando interviene su un corner battuto da Pjanic e con il colpo di testa all'indietro batte Airapetyan. Ci prova quindi anche Dzeko prima dell'intervallo, ma la conclusione del bomber della Roma termina di poco sul fondo. Il tema della partita non cambia nella ripresa, con la Bosnia che attacca e l'Armenia che non affonda: poco prima dell'ora di gioco è Besic a sprecare il pallone del raddoppio. All'80', poi, Visca scappa sulla destra e lascia partire un cross teso al centro, Deni Milosevic sguscia in mezzo a due avversari e segna. Sembra finita, ma al 93' viene assegnato un rigore all'Armenia per un contestato contatto tra lo stesso Milosevic e Hovhannisyan: sul dischetto Mkhitaryan è implacabile, ma le polemiche non mancheranno.

LIECHTENSTEIN-GRECIA 0-2

Importante 2-0 in traferta per la Grecia, che al Rheinpark Stadion di Vaduz affronta avversari volenterosi ma ordinati. Le occasioni per rendere più rotondo il risultato finale di 2-0 tuttavia non mancano, ma vengono sistematicamente sprecate. Gli ellenici faticano nel primo tempo contro un Liechtenstein che si chiude in difesa e che tiene contro i più blasonati avversari. La Grecia, dopo una prima conclusione di Mitroglou con il sinistro a giro (bravo il portiere di casa Buchel), ci prova comunque con Samaris e due volte con Masouras. Il risultato però non si sblocca e il ct Anastasiadis deve anche rinunciare alla sua stella Mitroglou già al 23'. Serve quindi una prodezza personale e al 45' ne arrivano due, che valgono il vantaggio ospite: Kourbelis effettua un lancio perfetto per Fortounis, che con il destro al volo va in gol. Nella ripresa è un tiro al bersaglio: Masouras sbaglia altre due occasioni, il portiere Buchel si supera su Samaris e sul colpo di testa di Siovas è Wolfinger a salvare sulla linea. All'80' arriva quindi il liberatorio 2-0, quando Masouras trova in area Donis che con un destro da posizione angolata piega le mani a Buchel e chiude la partita.

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