Liverpool Legends-Milan Glorie, la 'bella' Champions

Tantissimi campioni in campo ad Anfield, la differita domenica su Rete 4 alle 23.20

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Liverpool Legends-Milan Glorie, finalemente ci siamo. Alle ore 16:00, sul campo di Anfield, andrà in scena l’amichevole che si può considerare la “bella” tra le squadre protagoniste di due finali di Champions League memorabili, con esiti opposti, a Istanbul nel 2005 e ad Atene nel 2007. In campo ci saranno i campioni che hanno scritto la storia delle due squadre come Paolo Maldini, Ricardo Kaka, Steven Gerrard e Robbie Fowler, il match potrà essere visto in differita domenica sera alle 23.20 su Rete 4 con la telecronaca di Carlo Pellegatti.

A presentare la sfida ci ha pensato l'ecx capitano dei rossoneri, Paolo Maldini, che in un'intervista a DAZN ha ricordato le emozioni delle sfide del 2005 e del 2007: "Di delusioni ne ho avute tante nella mia carriera, quella di Istanbul pensavo fosse la mia ultima finale di Champions, per fortuna il destino mi ha dato la possibilità di rifarmi".

Sulla finale di Istanbul 2005: “Dopo la finale di Istanbul c’è stata una partita di campionato che nessuno voleva giocare e una vacanza in cui pochi hanno dormito bene: la forza del gruppo è stata raggiungere un’altra finale a soli due anni di distanza, ad Atene avevamo tutto da perdere e uscire di nuovo sconfitti contro il Liverpool sarebbe stata veramente una cosa difficile da cancellare. Dopo un anno sono riuscito a rivedere la partita di Istanbul, mi sono reso conto di quanto avessimo giocato bene, di come avessimo dominato il Liverpool per il 90% della partita”.

Sulla finale di Atene 2007: “Nella cavalcata del 2007 c’è tanto di Ancelotti, è sempre stato bravo a far trasparire poco le preoccupazioni e tanto le sensazioni positive, anche se avevamo fatto fatica a qualificarci nel girone e in stagione stavamo giocando male. Però nel ritiro invernale di Malta ci eravamo messi in testa di provare ad andare a vincere, a marzo abbiamo visto che le gambe giravano e la testa c’era: abbiamo messo tanti valori in campo, nei momenti decisivi Seedorf c’era, in quelli difficili Inzaghi segnava, Pirlo non perdeva mai la calma, io invece ero quello che da gennaio in poi rompeva di più le scatole buttando lì l’idea che potessimo farcela. L’autoconvincimento, a volte, funziona”.

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