Finisce in trionfo il 2019 della Lazio, che a Riad (Arabia Saudita) supera la Juventus per 3-1 e conquista la Supercoppa italiana. La squadra di Inzaghi sblocca il match al 16' con il gol di Luis Alberto, ma viene raggiunta da Dybala (45') prima del riposo. Nella ripresa è Lulic a riportare avanti i biancocelesti (73'), poi Cataldi chiude i conti al 94'. Bentancur (doppio giallo) viene espulso al 93'.
LA PARTITA
Coppa Italia e Supercoppa 2019. La Lazio chiude un anno memorabile mettendo sotto i campioni d'Italia con qualità, testa, cuore e organizzazione. Non è un caso e nemmeno una sorpresa: due settimane dopo il 3-1 dell'Olimpico in campionato, la squadra di Simone Inzaghi schianta di nuovo la Juve con un altro 3-1 che certifica definitivamente il livello raggiunto dai biancocelesti. Non più una squadra forte, bensì al momento la più forte.
Il più grosso salto di qualità compiuto da questo Lazio riguarda personalità e consapevolezza: lo si comprende già in avvio, quando Lulic e compagni aggrediscono forte costringendo la Juve a resistere nella propria metà campo. Luis Alberto tra l'8' e il 21' va tre volte alla conclusione e, in una di queste (16'), trova il varco giusto per l'1-0: Lulic a sinistra fa sedere De Sciglio e trova sul secondo palo Milinkovic, che serve dietro lo spagnolo per il destro che apre la serata.
Lo svantaggio scuote i bianconeri, che rispondono prontamente iniziando a salire di giri. Il tridente di Sarri vede Higuain al centro dell'attacco e la coppia Dybala-Ronaldo libera di muoversi tra le linee, supportata dalla fisicità di Matuidi e Bentancur. La Lazio si abbassa un po' troppo e la Signora prende in mano la gara fino a trovare il meritato 1-1 prima del riposo: Ronaldo calcia con il sinistro, Strakosha risponde e Dybala, tutto solo, appoggia a porta vuota (45').
La Lazio torna nella ripresa ancora più convinta e Inzaghi, dopo 20', trova dalla panchina le risorse ideali per dare il colpo di grazia: Cataldi entra al posto di Leiva (già ammonito) e porta nuova intensità davanti alla difesa; Parolo, dentro per Luis Alberto (anche lui già ammonito), offre il consueto equilibrio tra le due fasi e al 73', grazie a uno dei suoi inserimenti, serve di testa Lulic per il destro che fa secco Szczesny. E nel finale, in contropiede, è ancora Parolo a venire steso da Bentancur al limite dell'area dopo un errore di Correa: l'uruguaiano viene espulso per doppia ammonizione e Cataldi, sulla successiva punizione, trova la pennellata che vale l'apoteosi biancoceleste.
Dopo le otto vittorie di fila in campionato, arriva la ciliegina con il secondo dei tre più importanti trofei italiani che torna a Formello in un 2019 da sogno. A questa Lazio manca soltanto lo scudetto e a questo punto - sembra folle ma non lo è - potrebbe esclusivamente essere una questione di mesi.
LE PAGELLE
Luis Alberto 7,5 - Devastante nella prima parte di gara con inserimenti puntuali e una proprietà di palleggio notevole. Sua la rete che apre la partita, in mezzo al campo regge bene anche in fase di contenimento.
Correa 6,5 - Accelera forte appena può andare in verticale. Non è letale davanti a Szczesny, ma la sua presenza comunque mette in crisi la difesa bianconera.
Lulic 7,5 - L'uomo delle finali. Dopo aver deciso la Coppa Italia 2013, marchia questa Supercoppa con il destro che spalanca le porte del trionfo. Anche la rete di Luis Alberto nasce da una sua discesa.
Cataldi 7 - Energia importante quando Leiva, già ammonito, viene richiamato in panchina. In regia è lucido e rapido, poi manda i titoli di coda con una punizione capolavoro.
Parolo 7 - Entra per Luis Alberto e tira giù la serranda in mezzo al campo. Si propone in avanti e di testa serve l'assist a Lulic, poi nel finale provoca l'espulsione di Bentancur da cui nasce il tris di Cataldi.
De Sciglio 5 - Il vantaggio della Lazio nasce da un'iniziativa di Lulic, da cui viene saltato con troppa semplicità. La spinta a destra è molto debole.
Dybala 7 - E' lui l'uomo più pericoloso della Juve. Pronto in occasione del pareggio, però il quarto gol in Supercoppa non serve per consegnare il trofeo alla Signora.
Higuain 5,5 - Imballato al centro dell'attacco. Sotto porta non si vede, ma il lavoro non è sufficiente anche lontano dall'area di rigore.
Ronaldo 6 - Tocca tanti palloni, si muove, punta l'uomo. Gli manca però lo spunto finale per colpire Strakosha.
IL TABELLINO
JUVENTUS-LAZIO 1-3
Juventus (4-3-3): Szczesny 6; De Sciglio 5 (10' st Cuadrado 6), Bonucci 6, Demiral 5,5, Alex Sandro 5,5; Bentancur 5,5, Pjanic 6, Matuidi 5,5 (31' st Douglas Costa 5,5); Dybala 7, Higuain 5,5 (21' st Ramsey 5,5), Ronaldo 6.
A disp.: Buffon, Pinsoglio, Rugani, De Ligt, Danilo, Can, Rabiot, Bernardeschi, Pjaca. All.: Sarri 5
Lazio (3-5-2): Strakosha 6; Luiz Felipe 6, Acerbi 6,5, Radu 6,5; Lazzari 6, Milinkovic 6, Leiva 6,5 (19' st Cataldi 7), Luis Alberto 7,5 (21' st Parolo 7), Lulic 7,5; Correa 6,5, Immobile 6 (37' st Caicedo 6,5).
A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Marusic, Berisha, Jony, André Anderson, Adekanye. All.: Inzaghi 7,5
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 16' Luis Alberto (L), 45' Dybala (J), 28' st Lulic (L), 49' st Cataldi (L)
Ammoniti: Matuidi (J); Leiva, Luis Alberto, Cataldi (L)
Espulsi: 48' st Bentancur (J) per doppia ammonizione