Che disastro LeBron James. La prima stagione con la maglia dei Los Angeles Lakers è un autentico flop. Dopo la sconfitta con Brooklyn, a dieci partite dalla fine della stagione regolare, il Re è già ufficialmente fuori dai playoff. Un evento storico per il giocatore più forte del pianeta, legato ai californiani da un contratto quadriennale da 154 milioni di dollari firmato lo scorso luglio. In questa stagione non è servito l'investimento di 33 milioni, secondo stipendio più alto della Nba dopo i 34 di Steph Curry.
LBJ interrompe così una striscia di 8 finali consecutive, impreziosita da tre titoli (2 con Miami e uno con i Cavs), e 13 partecipazioni di fila alla post season. Record negativi che rischiano di essere peggiorati dal minor numero di partite vinte in carriera: 35 nell'anno da matricola, mentre ora i Lakers sono appena a 31. Soltanto nei suoi primi due anni con la maglia di Cleveland LeBron è rimasto a guardare nel momento cruciale della stagione. L'ultima volta era la stagione 2004-2005, praticamente un'altra era cestistica fa se si pensa che oltre il 95 per cento dei giocatori allora in campo non è più in attività, che l'attuale allenatore dei Lakers, Luke Walton, era al secondo anno con i gialloviola, ma da giocatore, e che il quindicenne James Harden (ora miglior marcatore della della Lega) non aveva neppure la barba...