L’edizione numero 110 della Milano-Sanremo dice Francia. Julian Alaphilippe trionfa a braccia alzate, conquistando la Classicissima dopo 6 ore e 40 minuti e 291 km percorsi. Il francese resta a ruota nel finale e parte a 250 metri dal traguardo, finendo davanti a Naesen, Kwiatkowski e Sagan. Il migliore degli italiani è Vincenzo Nibali che chiude ottavo, Matteo Trentin è decimo, mentre Elia Viviani è lontano dai primi.
Vincere da favoriti è a volte più difficile che non sorprendendo la concorrenza. Julian Alaphilippe però non si fa schiacciare dalla pressione e batte tutti nell’edizione numero 110 della Milano-Sanremo, mettendo la ruota davanti al resto della concorrenza al termine di una volata intelligente. Il francese osserva gli scatti a vuoto degli avversari, resta a ruota e poi a 250 metri dal traguardo piazza l’allungo decisivo, irresistibile la sua volata per Naesen, Kwiatowski e Sagan che chiudono subito dietro di lui. Anonima la giornata degli italiani chiamati ad essere protagonisti: Nibali chiude ottavo, Trentin decimo dopo un attacco andato a vuoto a 1500 metri dall’arrivo, Elia Viviani addirittura inizia a perdere contatto con il gruppo dei migliori già sulla salita del Poggio e chiude lontano dai primi.
La fuga buona della Milano-Sanremo 2019 arriva dopo appena 6 km con 10 corridori che escono dal gruppo, tra loro anche Mirco Maestri, al quarto anno di fila in fuga nella Classicissima. L’ultimo ad arrendersi è Fausto Masnada, ripreso dal gruppo a 25,5 km dal traguardo sulla salita della Cipressa, uno dei punti chiave della corsa. In discesa è Niccolò Bonifazio a tentare l’azione solitaria, ma il gruppo non ha intenzione di concedere possibilità a qualche sorpresa e anche questo tentativo è vanificato ai piedi del Poggio, l’altra salita fondamentale della giornata. Il gruppo è compatto, tutti i big mettono al lavoro le squadre preparando il gran finale. Viviani si stacca in fretta, a 6 km dall’arrivo ecco la selezione di Alaphilippe, con il francese che scatta e si tira dietro altri 6 corridori, con Peter Sagan subito al lavoro per non permettere al corridore della Deceuninck Quick Step di fuggire. Nel gruppo anche Matteo Trentin che a 1,5 km dall’arrivo prova ad arrivare in solitaria al traguardo, ma anche questo tentativo non è quello giusto. Gruppetto di testa che si osserva e si aspetta a vicenda nell’ultimo rettilineo, fino a quando è ancora Alaphilippe a rompere l’attesa e questa volta lo spunto è quello giusto. Per il francese di 26 anni nuova affermazione in una primavera 2019 da ricordare: prima le Strade Bianche, poi due tappe alla Tirreno-Adriatico e ora la Milano-Sanremo numero 110.