Si è parlato dell'Atletico Madrid per una presenza sospetta del padre al Wanda Metropolitano. Poi di Torino, tanto, perché i granata cercano partner per Belotti là davanti e lui, Patrick Cutrone, è uno che trasuda lo spirito Toro da ogni poro. Si è parlato, ma così non sarà, anche se certe panchine non fanno certo piacere e l'arrivo di Piatek ha ridotto di molto il suo minutaggio in campo. Ma "nessuno di noi ha pensato minimamente di fare le valigie". Lo assicura Giovanni Branchini, agente del bomber rossonero: "Patrick - dice - è assolutamente concentrato sul Milan, spera di poter dare il massimo contributo per la qualificazione in Champions e per la Coppa Italia. Sono obiettivi importanti e lui è consapevole della situazione. Rispetta le scelte di Gattuso e le qualità dei compagni".
Insomma, non lascia ma rilancia, perché c'è una Champions da conquistare ma anche la possibilità di giocarla, di confrontarsi con un calcio ancora più importante, bello, affascinante. E allora Milan, in ogni caso, anche soffrendo il giusto in panchina, perché, spiega sempre Gattuso, è giusto che chi non gioca o gioca meno sia arrabbiato. E' il calcio, ragazzi. Ovviamente.
Ma da qui a dirsi addio ce ne passa. E d'altronde Cutrone ha "sopportato" Kalinic e André Silva prima, salvo poi mandarli entrambi in panchina, quindi il Pipita Higuain, fino al Pistolero, uno irrinunciabile, una montagna più difficile da scalare anche per chi ha la sua fame. "Patrick sa benissimo che a questa è una stagione di crescita - spiega Branchini -, la concorrenza è comunque stimolante. Soprattutto quando all’orizzonte ci sono grandi obiettivi".
E infine: "Sono false tutte quelle voci di accordi con altri club, in particolare quelli con il Torino. Ripeto, non solo non abbiamo mai parlato con nessuno, ma non sono in programma contatti per il futuro".