Roberto Mancini si fida dell'intera rosa e, tra infortuni e stanchezza, non si fa troppi problemi a cambiare sette titolari rispetto al 2-0 alla Finlandia. Si prevede ampio turnover stasera contro il Liechtenstein, l'Italia manterrà il 4-3-3 e poco altro: tanti giovani più due veterani a fare da guida, Bonucci in difesa e Quagliarella in attacco che potrebbe diventare il giocatore più anziano a segnare in maglia azzurra.
Dopo il successo di sabato, il ct lo ha spiegato a chiare lettere: "Voglio dare seguito al lavoro, vincere e affrontare ogni sfida con lo stesso approccio: che sia Finlandia, Liechtenstein o Brasile e Spagna". E il segnale al gruppo è chiaro, anche cambiando più di metà squadra vuole vedere se tutti i giocatori sono coinvolti e pronti per il nuovo progetto azzurro. Mancini, Spinazzola, Sensi e (ancora) Kean, sono tanti i giovani su cui il Mancio ripone fiducia e stasera al Tardini si aspetta conferme in tal senso.
Il mix dell'undici titolare si arricchisce di uomini non vecchi ma già esperti come Romagnoli, Verratti, Jorginho e Politano più tre a fare da "chioccia": Sirigu, il capitano (per l'occasione) Bonucci e Fabio Quagliarella. L'attaccante della Sampdoria avrà i fari puntati, segnando a 36 anni compiuti batterebbe il record oggi detenuto da Panucci come marcatore azzurro più anziano (35 anni e 2 mesi, agli Europei 2008).
L'avversario sembra quello giusto, il Liechtenstein all'esordio ha perso 2-0 in casa contro la Grecia, e chissà con arrivi un'attesa goleada, anche per dare più certezze al gruppo e cancellare definitivamente quello che era stato il problema delle prime partite del nuovo corso: la scarsa prolificità in zona gol.