La Viareggio Cup al Bologna

Dopo l'1-1 al termine dei supplementari (in gol Bianchi e Cossalter) è decisivo il 14° penalty: Fantoni para su Petrovic

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Il Torneo di Viareggio va al Bologna, che dopo una combattutissima finale allo stadio Picco ha la meglio sul Genoa. I tempi regolamentari finiscono 1-1: a segno per il Grifone il capitano Flavio Bianchi al 56', rocambolesco pareggio all'89' di Alex Cossalter. Dopo i supplementari si va ai rigori e, dopo gli errori di Cossalter e Adamoli, decisivo è il 14° rigore, che Fantoni para a Leon Petrovic. Per i felsinei è il 2° Viareggio della storia.

Il Bologna torna a vincere il Torneo di Viareggio per la prima volta dopo l'unico successo risalente al 1967, e lo fa a La Spezia al termine di una maratona di tre ore, con i ragazzi di Emanuele Troise che creano più occasioni rispetto al Genoa, ma si trovano in svantaggio per il gol di Bianchi. Poi arriva il pareggio a pochi istanti dal 90' e, dopo i supplementari, i rigori: con l'equilibrio tra le rivali che procede, solo il 14° tiro dal dischetto decide la contesa, con il portiere Fantoni che respinge la conclusione di Leon Petrovic. La partita si accende dopo dieci minuti di studio, quando Cleonise scappa sulla destra e mette una bella palla al centro, ma Khailoti chiude in corner anticipando Szabo. Subito dopo arriva un tentativo di rovesciata di Bianchi e, sulla respinta del portiere Fantoni, Cleonise manca la porta di pochi centimetri. La risposta del Bologna arriva al 17': Stanzani serve Rabbi, che si gira e sfiora il palo. Ancora Bianchi riceve da Karic e tira al volo, non trovando però la porta, poi per il resto del primo tempo è quasi solo Bologna. Al 32' c'è una bella azione in velocità di Visconti, che trova il diagonale anticipando l'uscita di Raccichini: la palla finisce a lato di un soffio, con Stanzani che tenta la deviazione in scivolata ma è leggermente in ritardo. Pochi minuti più tardi Koutsoupias prova il sinistro a giro, largo. A pochi istanti dall'intervallo, quindi, perde palla Il Genoa, la recupera Stanzani e Raccichini deve respingere in extremis su Mazza.

Dopo tanto Bologna, ad andare in gol è il Genoa: al 56' Cleonise appoggia per Bianchi, il capitano del Grifone danza sulle punte e supera con una ruleta Militari, quindi trova il rasoterra di destro che non lascia scampo a Fantoni. Mister Troise reagisce immediatamente e al 63' opera le prime tre sostituzioni delle sette possibili: entrano Cossalter per Nivokazi, Piccardi per Koutsoupias e Lunghi per Kastrati. Tre minuti dopo esce anche il goleador del Genoa Bianchi, alle prese con un problema muscolare (al suo posto Cella). Ma il Bologna si rende ancora pericoloso con i titolari: dopo una bella corsa di Rabbi, Stanzani conclude al volo di destro ma si coordina male. Sono le ultime occasioni per loro, prima della nuova girandola di cambi: Ruffo per Stanzani, Farinelli per Visconti e Krastev per Rabbi. Attacco tutto nuovo per i felsinei, che al 76' si rendono ancora pericolosi con un tiro improvviso dalla distanza di Militari. Ma anche il Genoa prova a raddoppiare, con Karic che impegna Fantoni. Poi, quando sembra tutto finito, Cossalter si conquista una palla sulla fascia sinistra e lascia partire un tiro-cross che danza in area e termina alle spalle di un attonito Raccichini: è l'89' ed è il clamoroso (ma meritato) pareggio del Bologna.

Il Bologna prova addirittura a vincerla in extremis ma, dopo una irresistibile serpentina di Uhunamure sulla destra, Fallou salva su Krastev. Si va quindi ai supplementari, con le squadre in campo molto stanche (ci prova soprattutto il neoentrato del Genoa Ventola, mentre nel Bologna l'ultimo ad arrendersi è il galvanizzatissimo Cossalter). Non si registra nessuna occasione degna di nota e tutto si decide ai rigori: Cossalter dal dischetto spara il pallone sulla traversa, Adamoli si fa parare il suo tiro da Fantoni. Segnano quindi Farinelli, Vasco da Cunha, Ruffo, Cella, Lunghi, Rovella, Mazza, Ventola, Piccardi, Diakhate, Cassandro. Decisivo è l'errore del quattordicesimo rigorista, Leon Petrovic, che si fa ipnotizzare da Fantoni. E scatta la grande festa in casa Bologna.

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