Trofeo Mezzalama 2019, l'anno della... scoperta

Presentata l'edizione del prossimo 27 aprile... sperando in una nuova nevicata

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Il conto alla rovescia verso il Trofeo Mezzalama, in programma sabato 27 aprile sul Monte Rosa, è già iniziato ma quello che molti si augurano è che … l’orologio almeno per qualche ora inverta la marcia e che una precipitazione di carattere invernale “fuori tempo massimo” stenda un manto di neve fresca lungo il percorso della grande classica sci alpinistica del Monte Rosa. Ci spera lo staff della Fondazione Trofeo Mezzalama che ha rilanciato la gara (la cui prima edizione è datata 1933), riuscendo ad organizzarla con regolarità nella sua scadenza biennale fin dal 1997. Ci sperano soprattutto Luca Bieler (attuale presidente della Fondazione) e Adriano Favre. Guida Alpina, ex Direttore del Soccorso Alpino Valdostano, vastissisma esperienza alpinistica extraeuropea, Favre è il “guru” del Mezzalama e, a poche ore dalla presentazione della ventiduesima edizione (la dodicesima “targata” Fondazione) ci ha portato con il suo elicottero in ricognizione lungo il percorso di gara che inizia da Breuil-Cervinia e ne risale subito le piste da sci, soluzione “necessaria” per allungare la fila dei concorrenti ed operare una prima selezione in vista dei tratti più impegnativi.

Dal Colle del Theodulo la gara entra nel vivo, attraversando il Plateau Rosa in direzione Colle del Breithorn dove si trova il primo cancello orario (tre ore di gara) “contro” il quale si infrangeranno le speranze dei meno preparati. Dopo la lunga traversata al cospetto del Brithorn, il percorso si impenna verso il primo passaggio oltre i quattromila metri e più precisamente fino ai 4226 della Punta Castore che farà la differenza tra chi avrà “via libera” fino al traguardo e chi invece dovrà fermarsi al secondo cancello orario della sottostante Capanna Quintino Sella (sei ore di gara).

Sarà quindi la volta della marcia di avvicinamento al Naso del Lyskamm e dei suoi passaggi in cresta (secondo “scollinamento” - si fa per dire - oltre i quattromila metri, per la precisione 4272). Da qui, invece di puntare direttamente sul traguardo di Gressoney come normalmente avviene al Mezzalama, gli atleti dovranno affrontare una nuova salita che li porterà per la terza volta in altissima quota, in corrispondenza della Roccia della Scoperta, il suggestivo isolotto roccioso di quota 4177 che spunta dal ghiacciaio nei pressi del Colle del Lys, in corrispondenza dello spartiacque principale e che nel 1778 venne raggiunto per la prima volta da un gruppo di ragazzi gressonari nel corso di quello che molti ritengono un episodio chiave (anche se poco conosciuto) della storia dell’alpinismo, precedente di otto anni alla prima salita del Monte Bianco nel 1786 (la vetta del Monte Rosa sarebbe stata ufficialmente raggiunta per la prima volta nell’estate del 1855).

Concluso la nostra spettacolare ed esclusiva ricognizione area, eccoci alla conferenza stampa del Mezzalama 2019, presso l’altrettanto spettacolare e suggestiva location del Camp Zero Active Luxury Resort di Champoluc dove Luca Bieler e Adriano Favre hanno presentato la gara, approfondendone ogni singolo aspetto: di fondo, storico, tecnico, fino alla partnership con Dynafit che raggiunge il suo terzo anno e che si allarga al Mezzalama Jeunes, riservato agli atleti Under 18, che andrà in scena venerdì 26 aprile a Gressoney, lungo la parte conclusiva del percorso del Trofeo dei “grandi” che avrà luogo ventiquattr’ore più tardi (con date di riserva domenica 28 aprile e poi ancora sabato 4 e domenica 5 maggio).

Previste al via circa trecento squadre (ognuna formata da tre elementi), per un totale di circa novecento atleti ed atlete. Ma quota “mille” sarà comunque superata, visto che la Fondazione Mezzalama potrà contare sul supporto lungo il percorso di oltre cento volontari. Senza contare gli appassionati che si sobbarcheranno ore di salita per raggiungere i punti più spettacolari dell’itinerari di gara, potendo però contare sull’apertura anticipata degli impianti.

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