È James Forrest l’uomo più amato della Glasgow cattolica oggi, la sua zampata a quattro minuti dalla fine di un Old Firm molto combattuto ha fatto impazzire il Celtic Park e vale vittoria, primato in Scottish Premiership e allungo a più tredici proprio sui Rangers, immediati inseguitori. La squadra di Neil Lennon si porta in vantaggio nel primo tempo, al 27’, grazie a una fuga in solitaria in contropiede di Odsonne Edouard, che si conclude, dopo un paio di finte, con un sinistro alle spalle di Allan McGregor. Per il ventunenne della Guinea francese, cresciuto nelle file del PSG, è il quattordicesimo centro in ventisei partite di campionato.
A complicare le cose, per Steven Gerrard, ci si mette poi alla mezz’ora Alfredo Morelos, che si fa espellere per comportamento violento. L’attaccante colombiano, capocannoniere della Premiership con diciassette reti, colpisce con una manata Brown a palla lontana e viene beccato dal guardalinee, inevitabile il rosso.
Nonostante ciò, nella ripresa i Rangers riescono a recuperare il risultato al 63’: da una rimessa del portiere nasce un’azione rapida in verticale, Tavernier pesca in corsa Ryan Kent che, al limite dell’area, supera due difensori e batte un perfetto destro in diagonale, che beffa il portiere Bain. Al 74’, addirittura, i protestanti hanno l’occasione di vincere la partita, ma, a porta vuota, Ryan Jack spedisce la sfera alle stelle.
Quando la partita sembra scivolar via verso il pareggio, all’86’ Tavernier fa la frittata: da un suo retropassaggio sbagliato nasce l’iniziativa di McGregor e, quindi, di Edouard, che completa il suo pomeriggio da star servendo a James Forrest in area una palla che non può fallire, quella che vale la conquista dell’Old Firm e regala al Celtic una notte di festa e birra a fiumi per le strade di Glasgow. Al triplice fischio, son volate parole grosse, spintoni e qualche colpo proibito tra alcuni giocatori delle due squadre, in pieno stile battagliero scozzese.