Nove partite per centrare l'obiettivo Champions. Nove partite per chiudere la stagione e stringersi la mano, probabilmente per poi salutarsi e congedarsi. Ma da qui a fine maggio testa solo sull'obiettivo primario e basta strappi, basta polemiche, basta bufere pubbliche come quella (assolutamente non gradita) post-Lazio. La linea guida di Suning sul caso Icardi è questa: la società Inter ha lavorato per far rientrare la querelle, l'allenatore lavori ora per reitegrare pienamente il giocatore. E il tecnico in conferenza stampa è stato perentorio: "Icardi è convocato, contro il Genoa sarà titolare: lui per noi è più importante, quando è dentro il campo, di Messi e Ronaldo assieme. Quello svolto da Marotta è stato un lavoro determinante, ottimamente condotto. Chi ha voluto metterci in contrapposizione, vuole dare una lettura distorta. Da questa situazione ne usciamo tutti sconfitti e nessuno vincitore, ma ora ripartiamo. C'era bisogno di mettere un punto fermo e quello da cui ripartiamo è la classifica che abbiamo: ripartiamo da terzi in classifica con tutto il potenziale a disposizione che ci permetterà di arrivare in fondo per raggiungere l'obiettivo Champions. E con Icardi ripartiamo più forti".
RIVIVI QUI LA CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI Dopo il ko contro la Lazio come si riparte? Icardi ci sarà contro il Genoa?
"Icardi è convocato, contro il Genoa sarà titolare. Quello svolto da Marotta è stato un lavoro determinante, chi l'ha voluto mettere in contrapposizione con il mio operato vuol dare una lettura distorta alla cosa. Naturalmente è stato anche un po' obbligato, come lavoro, ma è stato determinante per arrivare a un confronto reale e non virtuale. Ed è un confronto che mette ora Icardi nelle condizioni di poter essere d'aiuto alla squadra. Ora c'è bisogno del sudore, c'è bisogno di essere dentro la squadra. Se messo da solo Icardi non vale niente, se ha la squadra dietro vale più di Messi e Ronaldo messi insieme. Ma dentro la squadra, non da solo".
La Curva Nord ha però emesso un comunicato molto duro contro Icardi: come può riconquistare i tifosi?
"Nel modo in cui si è allenato ultimamente li ha già conquistati. La nostra tifoseria ha dimostrato di saper prendere giuste posizioni. Sa valutare e vedere. E' venuto ad allenarsi mentre la squadra era in ritiro, è venuto ieri a prendersi randellate dai compagni e mettere la determinazione in area. E' dentro il gruppo a sudare con tutti e la nostra tifoseria sa capire i segnali corretti. Io finché rimarrò qui starò dalla parte dell'Inter, della società, della squadra, dei tifosi e un po' dalla mia perché ho un ruolo nella squadra. Non dalla parte di un calciatore solo, ma di un team, dei colori. Tutto il resto, come diceva Califano, è noia".
Come si riparte ora?
"Siamo già ripartiti. Si è messo il punto domenica. Ora siamo ripartiti perché lui si è allenato bene e ha mandato messaggi corretti che vuole aiutare la squadra. Ha ragione chi dice che con lui siamo più forti, ma sempre in un contesto di squadra. Due partite fa eravamo quarti e sotto, con due partite in più siamo terzi e con qualche squadra più vicina. Ma sopra di loro. Invece si dice che la situazione è peggiore, ma è meglio di due domeniche fa. Non andiamo dietro a chi ci dà contro e che la gente sa valutare. Chi scrive così fa il tifo per gli avversari".
Anche la squadra ha messo il punto?
"Tutte le componenti. C'è bisogno di sudare, di allenarsi, del profumo dell'erba. Del calcio giocato, non di parlare tramite un'altra persona, bisogna fare le cose qui dentro, altrimenti non si è credibili al cospetto della squadra".
Torna tra i convocati, ma quanto tempo ha nelle gambe?
"Domani è titolare. Perché lui prima di tutto ha avuto la reazione giusta e quella nervosa è la reazione fondamentale. Conta poco il muscolo, conta la testa. E nella valutazione di quanto possa essere il tempo, siccome ci manca l'attaccante d'area, si vede durante la partita quanto tempo ha. Gioca e si vede quando toglierlo, se bisogna toglierlo. Sono sicuro che la reazione che ha avuto in questi giorni ci farà vedere che potrà arrivare anche in fondo alla partita".
Oltre a questi comportamenti, Icardi ha detto qualcosa alla squadra? Era richiesto farlo?
"Ha pagato quel che doveva pagare per il nostro punto di vista. Poi bisogna andare a sfruttare il lavoro fatto da Marotta, che è dentro la squadra. Un lavoro perfetto e fondamentale per noi da qui a fine anno".
Questa vicenda l'ha amareggiata dal punto di vista personale? Farebbe qualcosa in maniera diversa?
"Io sono convinto di avere da imparare da tutto e tutti. Le reazioni, i discorsi si fanno quando succedono le cose per cui una volta che ti sei espresso non puoi tornare indietro. Si valuta cosa avviene il giorno dopo e sono avvenute cose importanti. La squadra ora è tutta insieme e compatta ed è forte".