Non più di quaranta o cinquanta persone a fare i "buu" a Kean, e solo in reazione all'esultanza provocatoria dell'attaccante juventino. Questo il referto firmato dai tre ispettori federali presenti alla Sardegna Arena per Cagliari-Juventus, troppo poco per far scattare la "reale dimensione e percezione del fenomeno" necessaria per la squalifica della curva o dello stadio rossoblù. Il Giudice Sportivo dovrebbe limitarsi a una multa per il Cagliari.
Il contenuto del referto - anticipato da La Gazzetta dello Sport - parla chiaro e sintetizza un pensiero ancora una volta superficiale sui fatti accaduti: a pronunciare espressioni razziste e discriminatorie erano in pochi e quei pochi hanno reagito ad un gesto provocatorio. Se così fosse confermato senza un particolare - quanto improbabile - richiamo nel referto arbitrale, il Giudice Sportivo si troverebbe con le mani legate e la sanzione massima per il Cagliari sarebbe un'ammenda. Niente ai tifosi.
Se i fatti confermeranno questa versione, ancora una volta verrebbe persa l'occasione per dare un segnale chiaro a tutto l'ambiente. Ma i "buu" a Kean non faranno eccezione col passato, tanto che gli ispettori federali - tre presenti a Cagliari di cui uno sotto la curva dei sardi - non hanno menzionato le espressioni razziste precedenti al gol dello juventino e all'esultanza un po' così. Quaranta-cinquanta persone, troppo poche per far usare la mano pesante dal Giudice Sportivo.