"In Italia un manager alla Ferguson? Spero di sì, perché vorrebbe dire rimanere tanti anni alla Juve", parola di Massimiliano Allegri che allontana un suo addio ai bianconeri. Il tecnico della Vecchia Signora, in un'intervista al Corriere della Sera, ha svelato i temi del suo libro che è pronto a uscire in libreria: "C’è qualcuno che vuole rendere il calcio più difficile e mi fa andare fuori di testa. Se ce l’ho più coi colleghi o coi commentatori? Non ce l’ho con nessuno, dico solo che si rende complicato ciò che è semplice. La semplicità è la cosa più complicata, ma si sta andando verso una direzione non corretta, perché complicare le cose rende ancora più difficile il lavoro. Racconto la mia esperienza di vita, da bambino fino a oggi, e la mia esperienza di calcio, da giocatore e da allenatore. Spero che sia d’aiuto, che serva a qualcuno, non solo nel calcio, ma anche a livello manager".
Sulla finale di Champions persa a Cardiff: "Il compiacersi e la presunzione ti possono far perdere il senso della realtà, non ti fanno mettereafuoco quelli che sono i punti di forza dell’avversario. Nella finale col Real abbiamo avuto eccessivo ottimismo e sicurezza".
Allegri non se ne va: "Spero di essere il Ferguson della Juve"
Il tecnico bianconero: "Mi manda fuori di testa chi rende il pallone più difficile"
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