Il calciomercato regala molto spesso storie curiose e particolari, ma questa ha davvero del clamoroso e coinvolge la Lazio. Come riporta Il Messaggero, infatti, nel giugno del 2016 il club di Lotito sarebbe stato truffato da un hacker francese residente in Svizzera che è riuscito ad appropriarsi di circa due milioni di euro. In quel periodo i biancocelesti hanno versato al Feyenoord l’ultima rata per la cessione di Stefan de Vrij, che era arrivato a Roma nell'estate del 2014 per circa 8 milioni di euro pagabili in quattro tranche.
Proprio l'ultima rata da 2 milioni di euro, versata regolarmente dal club capitolino, non è però mai arrivata alla società olandese perché, come spiega Il Messaggero, un hacker è riuscito a inserirsi nel flusso di comunicazioni riguardanti la trattativa tra i due club con un’identità fittizia. L'uomo si è spacciato per un dirigente orange e ha aperto un conto nella stessa banca dove erano state versate le altre rate del pagamento, sul quale ha fatto versare i due milioni per poi farli sparire.
Il Feyenoord ha così bussato alla porta della Lazio per chiedere spiegazioni e in questo modo si è scoperto il raggiro. L’hacker francese è ora accusato di frode internazionale, truffa e sostituzione di persona, mentre i due club si sono rivolti al Tribunale di Nyon per capire come procedere e chi sia civilmente in difetto.
L'avvocato Gentile, che rappresenta i capitolini, non ha però alcun dubbio al riguardo: "La Lazio ha pagato, sono gli altri a non aver ricevuto. Siccome il cambio del conto corrente è avvenuto all'interno del club noi riteniamo che ci sia stata una complicità interna o non interna. Comunque non una responsabilità della squadra".