Presso la sede della Lega Calcio a Milano, il presidente dell'Aia Marcello Nicchi e il responsabile del Can A Nicola Rizzoli si sono incontrati con i rappresentanti dei club di serie A per fornire a capitani, tecnici e dirigenti delle 20 squadre le statistiche arbitrali (con i fischietti anch'essi presenti) del campionato in corso. Rizzoli ha spiegato che le "idee sono chiare, non c'è nessuna confusione. Poi, certo possiamo sbagliare". E sui casi più discussi dell'ultimo weekend è stato perentorio: "Bene Abisso, il rigore alla Lazio era da concedere, il braccio di Locatelli non era congruo al movimento. C'era anche quello per il Milan. Stop per Fabbri? Arbitra chi è più in forma".
Al termine dell'incontro
Nicola Rizzoli, affiancato da Marcello Nicchi, si è poi presentato in sala stampa, ribadendo i punti chiave del discorso tenuto davanti ai rappresenti dei club: "
Non abbiamo niente da nascondere, vogliamo solo chiarezza: nel mondo arbitrale le idee sono molto chiare, non c'è alcuna confusione. Certo, si possono commettere sbagli, ma questo è un altro discorso. Abbiamo spiegato perché sono state prese alcune decisioni e abbiamo ammesso alcuni errori umani, non della tecnologia".
Tra questi, quasi tutti appartengono a una sola categoria: "Il 90% degli errori che abbiamo individuato - ha continuato infatti Rizzoli - è
per falli di mano e da rigore. Serve più professionalità,
degli uomini e della tecnologia, per ridurre gli errori".
Poi le risposte sui due casi più eclatanti e discussi del wee-end,
il rigore non concesso al Milan dall'arbitro Fabbri contro la Juve e quello dato da
Abisso alla Lazio nel match contro il Sassuolo: "Le indicazioni internazionali propendono per la punibilità di entrambi". Questo perché un rimpallo non esclude il fallo di mano: "
Concetto vecchio. Se l'intenzione è impattare la palla col corpo e il braccio è largo, poco conta che rimpalli su un'altra parte del corpo. Il rigore alla Lazio ci sta perché il braccio è estremamente largo, e il corpo va nella direzione di intercettare il pallone. In questo caso conta meno che la sfera tocchi un'altra parte del corpo prima.
Assolto dunque Abisso, non Fabbri: "Entrambi fermati? No, il discorso degli stop per entrambi viene riportato da qualche giornale" ha proseguito il designatore. "
E' una questione di gestione della squadra, fa parte dell'allenatore. Le persone che io ho intenzione di mettere in campo devono essere in forma e nelle condizioni per poter fare il loro meglio. E' solo una questione di gestione personale.
Non ci sono stop o cose precise. Fabbri ha buone capacità e ottime potenzialità. Sicuramente deve crescere come tanti arbitri. Stiamo facendo un percorso di crescita e ricambio generazionale, nel giro di un paio d'anni perdiamo arbitri internazionali con oltre 1500 partite di esperienza.
Dobbiamo far fare esperienza ai giovani, e l'esperienza passa attraverso gli errori: l'errore fortifica nel tempo e, per paradosso, dà piu' sicurezza e serenità, lo dico per esperienza. Riuscendo a capire se stessi si riesce a maturare meglio. Fabbri sente la stima che l'Aia ha nei suoi confronti, per persona che deve maturare come altri".
E sempre a proposito di Fabbri, si è parlato anche del rigore reclamato dal Milan per il contatto tra Mandzukic e Romagnoli?
"La linea d'intervento del VAR è molto chiara: nelle situazioni di gioco bisogna intervenire se c'è violenza. Se fosse stata reputata come violenza, sarebbe intervenuto e sarebbe stato dato il rosso a Mandzukic e rigore al Milan. Se viste e valutate come non violente - in base anche all'atteggiamento dei giocatori, a come si rialzano e alla dinamica - e nel caso specifico non è chiaro dal campo se ci sia contatto o meno,
il VAR non deve intervenire. In quel caso è stato valutato così".
LA RIUNIONE ORE 13:21 - RIUNIONE FINITA
Oltre due ore di confronto, la riunione tra arbitri e club è terminata: Maran il primo a lasciare la Lega.
ORE 12:55 - "ABISSO HA PRESO LA DECISIONE CORRETTA"
Come detto in precedenza, Nicola Rizzoli ha difeso apertamente l'operato di Abisso in Lazio-Sassuolo: "Il rigore per la Lazio era da concedere, il braccio non era congruo".
ORE 12:46 - PROBABILE PROVA TV PER MANDZUKIC
Nel corso della riunione, oltre alla difesa dell'operato degli arbitri contenuta nelle parole del designatore Rizzoli, è emerso che è scattata la prova tv per il calcio rifilato da Mandzukic a Romagnoli nel finale di Juve-Milan.
ORE 12:40 - RIZZOLI: ECCO I NUMERI DEL VAR
Parola a Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri, che sta spiegando alle società di Serie A i numeri di questo campionato del VAR con 121 interventi: 89 correzioni e 32 conferme: "Possiamo sbagliare, è normale, la perfezione è impossibile. Ma - ribadisco - abbiamo le idee chiare".
Il #designatore #Rizzoli illustra alle società di #SerieA i numeri del #campionato a partire dal #Var con 121 interventi: 89 correzioni e 32 conferme pic.twitter.com/6kj1sQQuMC