Il sogno di Davide Moretti si infrange sul più bello. Virginia conquista il suo primo storico titolo NCAA al termine di una partita al cardiopalmo, decisa solo all'overtime: 85-77 il punteggio finale. De'Andre Hunter segna 27 punti, ai quali si aggiungono i 24 di Kyle Guy, mentre per Texas Tech non bastano i 17 di Brandone Francis e i 15 dell'azzurro. Fa festa Francesco Badocchi, italo-americano di Cernusco sul Naviglio, allievo di Virginia.
Ncaa: "Moro", che peccato!
Negli Stati Uniti esiste un solo evento sportivo (Super Bowl a parte) capace di catalizzare l'attenzione di milioni di americani più delle Finals Nba: la 'March Madness'. La 'follia di marzo' coincide con la fase finale del Torneo NCAA, in cui si sfidano i migliori Atenei a stelle e strisce. Questa notte, all'U.S. Bank Stadium di Minneapolis, davanti a oltre 70mila spettatori, è andato in scena l'ultimo atto, che ha visto i Virginia Cavaliers alzare al cielo il trofeo per la prima volta nella propria storia. La squadra allenata da coach Tony Bennett si è imposta 85-77 al termine di una finale al cardiopalma sulla Texas Tech del nostro Davide Moretti, volato oltre Oceano per studiare e giocare presso l'ateneo di Lubbock.I Cavaliers completano così il proprio percorso di 'redenzione', cancellando la clamorosa umiliazione subita contro UMBC solo un anno fa. Nella passata stagione, infatti, Virginia era entrata nella storia dalla parte sbagliata, diventando la prima testa di serie numero 1 a subire un impronosticabile upset contro una numero 16.
Una pagina di storia sportiva, che arriva grazie a un successo raggiunto all'overtime (ultimo precedente Kansas contro Memphis nel 2008), in cui Virginia dimostra di avere più energie, scappando via negli ultimi 150 secondi, anche grazie ad un perfetto 12/12 dalla linea del tiro libero. Il 21enne bolognese, figlio di Paolo, attuale allenatore di Pistoia, è uno degli ultimi a mollare, chiudendo la partita con 15 punti a referto ed eguagliando il proprio massimo nel Torneo NCAA, siglato al terzo turno contro Michigan. L'azzurro, però, non può opporsi all'uomo copertina della partita, De'Andre Hunter, talento classe 1997, che molti paragonano a Thaddeus Young e che potrebbe finire nelle prime 10 chiamate al prossimo draft Nba.
La stellina di Virginia, prima pareggia con una tripla a 12 secondi dalla sirena finale, che forza l'overtime, poi, nel supplementare, realizza un paio di giocate decisive, che stroncano le resistenze dei Red Raiders. Per lui, una prova da incorniciare: 27 punti, con 8/16 al tiro, nove rimbalzi e 4/5 dall’arco dei 3 punti. A questi, si aggiungono anche i 24 di Kyle Guy, altro giocatore da tenere in considerazione in ottica Nba, ma che 'passerà alla storia' per il contestato e decisivo fallo negli ultimi secondi della semifinale contro la cenerentola Auburn. Per i Red Raiders, a cui sono mancate le prestazioni di Jarrett Culver e Tariq Owens, un po’ sottotono nella partita più importante dell’anno, invece, oltre ai 15 punti del già citato Davide Moretti, ne sono arrivati 17 da Brandone Francis. Se per il bolognese si tratta di una cocente delusione, tocca a Francesco 'Frankie' Badocchi fare festa. Il classe 1998, nato a Cernusco sul Naviglio e con un passato nelle giovanili dell’Olimpia Milano, ha giocato solo 1 minuto in tutto il torneo NCAA con la maglia di Virginia (nel primo turno contro Gardner-Webb), ma tanto basta per renderlo il primo italiano a mettere le mani sul Trofeo più prestigioso del College basket.