“Mettete dei fiori nei vostri cannoni”, cantavano i Giganti nel 1967, l’epoca della rivoluzione giovanile, del Peace and Love, del no alla guerra in Vietnam e dei pacifisti-attivisti. Bianchi, rossi, verdi, ma soprattutto azzurri i fiori, magari 11 e tutti provenienti dal vivaio Napoli di Carlo Ancelotti. Ci sarà da disinnescare i Gunners all’Emirates Stadium, zona di Londra che un tempo ospitava l’omonimo stadio Highbury, e chissà se le lezioni che il coach emiliano ha impartito negli ultimi giorni alla squadra, in campo e alla tv, avranno sortito l’effetto sperato.
Non potrebbe essere diversamente per neutralizzare una formazione che trae il meglio di sè dalle sfide casalinghe: 39 gol segnati (meglio hanno fatto solo ManCity e Liverpool), 12 subiti (solo il Liverpool ne ha presi di meno), 14 vittorie (di più solo il ManCity), 10 delle quali consecutive tra le mura amiche.
“Bisogna difendersi meglio e non dovremo difenderci soltanto. All’Emirates non sarà una partita decisiva, però potrà indirizzare quella di ritorno: al San Paolo capiremo se sarà più o meno difficile. Siamo pronti? Certo, altrimenti non saremmo qui”, sono proprio certi prepartita a fare la differenza tra un allenatore esperto e uno meno. Ancelotti anche ieri ha dimostrato di saper gestire il momento nervoso con classe e naturalezza, nell’auspicio che la squadra possa aver ricevuto, sgambettando sul prato dell’Emirates, quelle sollecitazioni utili a disputare stasera “la gara dell’anno”.
Gli unici veri dubbi sullo schieramento del Napoli, per tutti ma non per Ancelotti, riguardano l’accoppiata di attaccanti da utilizzare in questa notte di stelle. “Potrei giocare con la coppia Mertens-Milik, oppure Insigne-Mertens o Insigne-Milik. Perché no, potrei schierarli anche tutti e tre insieme”, quella del tecnico partenopeo un tempo veniva definita “pretattica”, che a volte serviva per spazientire l’avversario e altre perché si aveva timore dello stesso. L’esito sarà svelato stasera, nell’auspicio che (chiunque fosse), il Napoli riesca a segnare almeno un gol, provando ad impedire che i Gunners facciano altrettanto. Per la gloria e per le semifinali: Napoli, “mettete dei fiori nei loro cannoni”.