La domanda che a Napoli passa di bocca in bocca è sempre la stessa: perché, in una gara decisiva per l’esito di questa stagione, il Napoli è sceso in campo soltanto nel secondo tempo? Perché troppi calciatori hanno smesso di rendere per quello che valgono, dall’inizio di questo 2019. Soprattutto i tre leader, Koulibaly, Allan e Insigne, intimamente ed inconsciamente distratti dalle troppe voci di mercato che li inseguono.
Da ieri nel ritiro di Verona, diventato punitivo quando inizialmente non era questa la ragione, Ancelotti e la squadra si stanno guardando negli occhi e stanno individuando le ragioni che potrebbero portare giovedì alla clamorosa remuntada. Soltanto una super-prestazione e l’aiuto del San Paolo, potrebbero evitare l’addio all’Europa League, rimontando il 2-0 dell’Emirates contro un Arsenal che in trasferta manifesta molte lacune.
Due le ragioni che spingono all’ottimismo. La prima arriva analizzando il rendimento dei Gunners nella sfida di giovedì scorso: è una squadra non al top della condizione fisica, cala alla distanza ed il Napoli, quasi quasi, riusciva a rimediare al doppio svantaggio del primo tempo. L’altra notizia positiva riguarda il ritorno di Albiol. Il difensore spagnolo è stato operato il 12 febbraio a Londra per la pulizia del tendine rotuleo del ginocchio destro e oggi sarà di rientro a Napoli. Da lunedì, quando il gruppo si ritroverà a Castelvolturno all’indomani della gara del Bentegodi contro il Chievo, sarà a disposizione di Ancelotti che potrebbe anche schierarlo dal primo minuto nella partita da dentro o fuori di giovedì.
Con Albiol in campo, si potrebbe riproporre quel sistema di gioco che tanto bene ha generato nelle gare di Champions: i tre centrali Maksimovic-Albiol-Koulibaly, sono stati la cosa migliore vista quest’anno.