Due pesi e due misure

Quella commessa da Kessie e Bakayoko è una sciocchezza. Ma i gesti di condotta violenta di Luiz Felipe e di Patric?

"Il capo della Procura federale della Figc, Giuseppe Pecoraro, ha deciso di inviare al giudice sportivo la segnalazione per l'applicazione della prova tv per il gesto dei calciatori milanisti Kessie e Bakayoko nei confronti del laziale Acerbi al termine della partita di ieri". Questa l'Ansa che ieri alle 14.00 ha riacceso le polemiche (in realtà mai spente..) su Milan-Lazio di sabato sera. In poche parole viene richiesta al giudice sportivo la prova tv per Kessie e Bakayoko, rei di aver sventolato la maglia di Acerbi sotto la Curva Sud.

Capiamoci, quella commessa dai due rossoneri è una sciocchezza, senza se e senza ma. Chiamatela "goliardata" o "sfottò", ma è sicuramente un qualcosa di ben lontano dallo stile Milan, anche se da qui a parlare di "fomentare l'odio" ne passano secoli, anzi millenni. E' stato sicuramente uno sbaglio, ed è stato chiaramente spiegato ai due giocatori (che a onor del vero si sono scusati subito, mentre risultano non pervenute le scuse da Felipe Luiz e Patric): prima da Musacchio in campo, che ha strappato la maglia di Acerbi dalle mani di Bakayoko, poi da Gattuso negli spogliatoi e in conferenza e sicuramente anche da Leo e Maldini, sempre attenti a certi comportamenti.

Eppure, è arrivata la richiesta della Prova Tv. Il regolamento dice che può essere utilizzata "limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressioni blasfeme, non visti dall’arbitro". Con gran fatica proviamo ad accettare sia annoverato nel calderone dei "gesti antisportivi", ma è difficile comprendere come si siano assolutamente dissolti nel nulla i gesti di condotta violenta (e cito il regolamento) compiuti a fine partita prima da Luiz Felipe che attacca alle spalle Suso (che sul mio account instagram ha commentato il video con un emoticon "No Comment") e in seconda battuta da Patric che prova a colpire Kessie.

Non amo giustificazioni del tipo "l'hanno fatto anche loro", ma a questo punto non si può fare altrimenti: il regolamento deve essere uguale per tutti e così non va, non si può accettare che vengano utilizzati due pesi e due misure. Non si può sottovalutare un chiaro gesto violento come quello dei due giocatori della Lazio e criminalizzarne uno - sicuramente sbagliato - ma non violento. Qualcuno, infine, dovrà spiegare come mai non ci sia stata la stessa severità utilizzata con i due giocatori del Milan, nei confronti di capitan De Rossi che a Genova ha esultato con un chiaro "uso di espressioni blasfeme" . Il regolamento è il regolamento, no?

Ma ormai non ci sorprendiamo di nulla, del resto se il giudice sportivo ha sentenziato che il calcio di Mandzukic a Romagnoli "non assume con certezza i connotati della condotta violenta", non resteremo certo stupefatti dal nulla di fatto verso la condotta violenta di Felipe Luiz e Patric, come non lo siamo stati dalla mancata richiesta di prova tv per De Rossi o dal non giudicare gravemente antisportivo il gestaccio di Ronaldo verso i tifosi dell'Atletico Madrid.

E per "Kranck" Kessie e Baka? Seguendo questo metro di giudizio, ci auguriamo che il giudice sportivo riconosca lo "sfottò" e nulla più, il resto lo farà nel caso la società con una severa ramanzina. Altrimenti, ancora una volta, saranno due pesi e due misure.

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