Nel ritorno dei quarti di finale di Champions, la Juve perde in casa contro l'Ajax e viene eliminata dopo l'1-1 dell'andata. Allo Stadium, la squadra di Allegri cede per 2-1 dopo essere passata in vantaggio grazie al colpo di testa di Ronaldo (28'). Gli olandesi sono bravi a pareggiare subito con Van De Beek (34') e nella ripresa completano la rimonta con il colpo di testa di De Ligt (67'). Gli uomini di Ten Hag volano in semifinale.
Juve, Ronaldo non basta: Ajax in semifinale
LA PARTITA
Più coraggiosi, più affamati, più rapidi, più forti. Un gigantesco Ajax centra la semifinale andando ad abbattere, in rimonta e nella tana del nemico, una delle grandi favorite di questa edizione. La Juve deve arrendersi contro una squadra che nei 180' ha ampiamente meritato: in vantaggio in entrambi i match grazie all'immancabile Cristiano Ronaldo, la squadra di Allegri non ha potuto nulla contro un gruppo che - a dispetto dell'età media - ha messo in campo organizzazione, talento e straordinaria personalità.
Allegri, causa infortuni, non ha troppe opzioni a disposizione e sceglie di rinunciare a Cancelo dall'inizio (De Sciglio al suo posto), in modo da tenersi qualche freccia utile a partita in corso. Senza Mandzukic, è invece Dybala il prescelto per affiancare CR7 e Bernardeschi mentre in mezzo al campo Pjanic è libero di agire in posizione più avanzata rispetto al solito, in modo da poter ringhiare sulle caviglie di De Jong. Ed è proprio l'aggressività una delle chiavi del match: nel primo tempo i bianconeri riescono a pressare molto alti, difendono compatti e reggono bene negli uno contro uno; nella ripresa, sostanzialmente, accade l'esatto contrario perché la Juve pare non averne più.
Eppure la gara si era messa nel modo migliore possibile al minuto 28, quando Ronaldo attacca il primo palo sugli sviluppi di un corner e infila di testa: l'arbitro consulta il Var per la caduta in area di Veltman, ma le immagini chiariscono la spinta del compagno De Ligt e dunque convalidano il 126.mo gol in Champions del portoghese. La gioia dura però una manciata di minuti, perché al 34' Van De Beek - tra i migliori in assoluto - supera Szczesny con un bel destro all'angolino dopo l'errore di Ziyech, che calciando male ha la fortuna di servire proprio il centrocampista olandese.
Dagli spogliatoi, dopo l'intervallo, esce una Juventus svuotata di ogni energia e per l'Ajax diventa semplicissimo prendere il comando delle operazioni in ogni zona dell'Allianz Stadium. Szczesny, tra il 52' e il 57', deve compiere un paio di paratone per tenere in piedi la Signora ma non può nulla sull'incornata di De Ligt, che salta più in alto di tutti e infila il 2-1 in occasione di un corner al 67'. Ed è da questo istante in poi che si nota, ancora di più, l'estrema difficoltà della Juventus, che nemmeno con la forza dei nervi riesce a reagire a un'eliminazione che pare sempre più inevitabile secondo dopo secondo. L'ultimo sussulto è per un rigore chiesto e non concesso al 90' per un tocco col braccio di Blind, ma si prosegue fino al triplice fischio che esalta una squadra, l'Ajax, che a questo punto può arrivare fino in fondo. La Juve, nonostante l'all-in estivo marchiato Cristiano Ronaldo, deve invece fermarsi ai quarti di finale per il secondo anno di fila.
IL TABELLINO
JUVENTUS-AJAX 1-2
Juventus (4-3-3): Szczesny 6; De Sciglio 5 (19' st Cancelo 5), Bonucci 5, Rugani 5, Alex Sandro 5; Emre Can 5, Pjanic 5, Matuidi 5; Bernardeschi 5 (35' st Bentancur sv), Dybala 5 (1' st Kean 5), Ronaldo 5,5.
A disp.: Pinsoglio, Khedira, Barzagli, Spinazzola. All.: Allegri 5
Ajax (4-2-3-1): Onana 6; Veltman 6,5, De Ligt 8, Blind 7, Mazraoui sv (11' Sinkgraven 6,5, 37' st Magallàn sv); De Jong 7, Schone 7,5; Ziyech 7 (43' st Huntelaar sv), Van De Beek 8, Neres 7,5; Tadic 7.
A disp.: Varela, Dolberg, De Wit, Ekkelenkamp. All.: Ten Hag
Arbitro: Turpin (Francia)
Marcatori: 28' Ronaldo (J), 34' Van De Beek (A), 22' st De Ligt (A)
Ammoniti: Emre Can, Ronaldo (J)
Espulsi: -
•Era dal dicembre 1974 che l’Ajax non superava la Juventus in una competizione ufficiale (ottavi di finale di Coppa UEFA).