Napoli unico baluardo italiano rimasto in Europa: preghiera a San Paolo

Per la rimonta contro l'Arsenal servirà anche l'apporto del pubblico. E quel precedente del 1989 proprio contro i bianconeri...

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Solo notti magiche a Fuorigrotta per prestazioni storiche e (spesso) vittorie insperate. Il feticcio si chiama stadio San Paolo nel quale il Napoli confida, come gli Indiani facevano danzando intorno al totem, per cercare l’impresa contro l’Arsenal e continuare il cammino europeo come ultima rappresentante italiana nelle competizioni continentali: dopo l’eliminazione della Juventus in Champions, toccherà agli azzurri portare, l’unica rimasta in gioco, ancora il vessillo della nostra nazione nel vecchio continente del pallone. 

Napoli-Arsenal, i tifosi caricano la squadra: "Pretendiamo la Coppa Uefa"

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Il tecnico Emery si sarà fatto un rapido excursus delle altre imprese centrate dal Napoli negli anni precedenti, magari prendendo in esame le gare giocate e (vinte) contro Manchester City, Chelsea, Liverpool e lo stesso Arsenal con Rafa Benitez in panchina. Oppure i pareggi pesantissimi conquistati contro Bayern o Psg, sempre in Champions League, mentre manca ancora la prova-super in Europa League

Domani sera potrebbe essere la volta buona, di nuovo contro l’Arsenal che arriverà a Napoli con un mimino di certezza, quello del 2-0 conquistato sette giorni fa a Londra. E, proprio al San Paolo sì consumò quella che ancora oggi viene vista come una delle più grandi rimonte messe a segno nella letteratura del pallone europeo. Proprio 30 anni fa, il Napoli in coppa UEFA incrociò i tacchetti con la Juventus che a casa propria aveva vinto all’andata con un 2-0 apparentemente rassicurante. Chiedete a Renica, autore del 3-0 al 119’ ai quarti della coppa UEFA, cosa si prova e come si fa ad ottenere una qualificazione, quando un po’ tutti erano convinti che quella partita si stesse ormai dirigendo verso i calci di rigore.

Allora ben venga l’appello che Ancelotti ha rivolto alla gente di Napoli: certe imprese diventano possibili solo quando tutti gli elementi remano dalla stessa parte. I napoletani hanno risposto finora in maniera un po’ freddina e le stime della serata raccontano di uno stadio che sarà composto da non più di 45mila spettatori a Fuorigrotta. Sarà decisivo l’apporto degli spalti, una spinta che potrebbe risultare fondamentale nei momenti di difficoltà di una gara che verrà giocata sul filo dei nervi e che verrà decisa da un episodio. Certi ribaltoni si producono solo se la tua concentrazione non calerà di un solo istante e il Napoli quest’anno è ancora alla ricerca di una partita da tramandare alla storia.