A fine anno verrà fatto il bilancio complessivo, ma a meno di un'improvvisa virata vigorosa, gli esterni del Milan non hanno entusiasmato. Gattuso è rimasto fedele al suo marchio di fabbrica, il 4-3-3, proprio per esaltare le caratteristiche dei vari Suso, Calhanoglu, Castillejo e Borini. E invece insieme hanno totalizzato in Serie A soltanto 11 gol, uno in più del giallorosso El Sharaawy.
Partiamo da Suso, cinque reti in campionato con l'ultima che risale addirittura a 3 mesi fa. Un'involuzione preoccupante e costante ma lo spagnolo è stato condizionato da una pubalgia che ha compromesso molte sue prestazioni. Da lui - assist al Tardini - Gattuso si aspetta un grande riscatto in queste ultime partite chiave.
Dall'altra parte sulla corsia opposta Calhanoglu non ha inciso in termini realizzativi. Molta corsa, molte conclusioni dalla distanza, grande generosità ma il turco è fermo ancora alla sua perla di Bergamo. A parziale scusante c'è il fatto che Calhanoglu, con l'assenza di Paquetà, è stato schierato mezzala più lontano dunque dalla porta.
Castillejo con quattro centri in Serie A, l'ultimo a Parma, è l'esterno rossonero che si fa attendere meno in termini di gol: quasi una rete ogni tre partite ma il suo impiego, pur essendo in netta crescita, finora è stato piuttosto limitato. Non esaltante nemmeno il ruolino di Borini, tornato titolare da tre match, con un solo gol all'attivo ma va detto che in alcuni casi - specie quando Gattuso passa alla difesa a tre - viene abbassato terzino. Piatek e in parte Cutrone da soli non possono bastare per puntare alla qualificazione in Champions e alla Coppa Italia. Il Milan deve ritrovare le sue ali.