Proprio su queste pagine ho definito Milan-Lazio una "partita da portare a casa a tutti i costi" e in molti mi hanno sottolineato il fatto che fosse molto più importante la qualificazione Champions. Da quel momento ho iniziato a riflettere sulla questione e partendo dal presupposto che ovviamente baratterei l'ingresso alla prossima Champions League con la Coppa Italia anche subito, mi son reso conto che comunque non lo farei a cuor leggero.
Ritengo infatti questa semifinale un passaggio importante in questa stagione e i motivi sono molteplici: il primo è questione di mentalità. Credo siano proprio queste le partite che aiutino a crearla, ma soprattutto per "tornare" ad essere un top club devi abituarti al non contemplare la sconfitta, che si parli di Coppa Italia, amichevole o finale di Champions. Il segreto in un gruppo che diventa grande credo sia proprio la mentalità vincente, dove non si lascia giù niente per nessun motivo al mondo. Per questo fatico ad accettare il "come va, va" o il "conta di più col Torino in campionato", perchè se è vero che la Champions è il traguardo, lo è anche che l'obiettivo finale è quello di costruire qualcosa a lungo termine e senza la testa da vincente, diventa complicato.
Il secondo motivo è psicologico: questa squadra ha dimostrato spesso di sapersi tirare fuori dalle difficoltà proprio nei momenti più bui, ma ha anche evidenziato grandi fragilità mentali. Che risvolti avrebbe un'eventuale eliminazione? Tanto più con una sfida importante come quella di Torino alle porte? Non voglio immaginarlo e poi si sa, vincere aiuta a vincere e con eventuale qualificazione la squadra arriverebbe carica alla sfida di campionato e più consapevole dei suoi mezzi.
Due motivi bastano? perchè potrei dirvi quanto sarebbe fondamentale per l'ambiente che gravita intorno al Milan, per l'umore dei tifosi che ancora una volta riempiranno San Siro, per quello dei giocatori, per una rivalsa verso la Lazio e via dicendo, ma semplifico con un banalissimo bisogna vincere perchè il Milan è il Milan e la parola sconfitta va eliminata pian piano dal vocabolario rossonero. Questo è uno degli step obbligatori per tornare in alto.