La stagione che ha vissuto quest'anno non è stata certo la più facile da quando è arrivato alla Juventus per Paulo Dybala. Nonostante la vittoria dello scudetto, l'argentino non ha brillato e il suo futuro è sempre più in bilico: si parla di Real Madrid e di Inter, ma intanto la Joya continua ad essere un personaggio-vetrina dei bianconeri. Intervistato da Style, magazine mensile del Corriere della Sera, l'argentino non ha però nascosto l'amarezza che lo accompagna in questo periodo: "La vita dei giocatori è come un ottovolante: un giorno sei il migliore, quello dopo inutile. Trovare un equilibrio non è sempre semplice. Succede a tutti, anche a campioni come Leo Messi e Cristiano Ronaldo: dopo quello che hanno fatto nella loro carriera vengono ancora criticati certe volte".
Parole che dimostrano che Dybala è inquieto e che potrebbero anche preludere ad un addio a fine stagione, ma sono le uniche, perché nel resto dell'intervista la Joya si concentra soprattutto sulla Juve e in particolare su CR7: "Nessuno si aspettava il suo arrivo. In estate pensavamo che fosse la solita sparata dei giornali. Visto da vicino, Cristiano è un ragazzo semplice. Ha la sua immagine, il suo personaggio, il suo modo di stare in campo. Ma dentro lo spogliatoio è come gli altri e gli piace scherzare con tutti".
E proprio il modo dis tare in campo di Ronaldo ha condizionato quello di Dybala, cui Allegri ha chiesto maggiore copertura: "Mi piace cambiare, fare cose nuove, darsi obiettivi a breve e lungo termine: dobbiamo trovare il coraggio di superare i nostri limiti".
E Dybala di coraggio ha dimostrato di averne accettando la maglia numero 10 che fu di Del Piero: "Quando i dirigenti della Juventus me l’hanno proposta ci ho pensato un po’ su, devo dire la verità, ma un’offerta del genere non si rifiuta. Per me è un onore e una responsabilità. Devo dimostrare di meritarla ogni giorno".
Ogni giorno, finché resterà in bianconero.