Nel giugno del 2010 Rafa Benitez prese la panchina dell'Inter succedendo a José Mourinho, il tecnico spagnolo restò in nerazzurro soltanto pochi mesi e nonostante la vittoria della Supercoppa italiana contro la Roma e del Mondiale per club contro il Mazembe, la sua esperienza a Milano fu sostanzialmente negativa. Il divorzio andò in scena il 23 dicembre, cinque giorni dopo il trionfo nel Mondiale, e ora l'attuale tecnico del Newcastle è tornato sui mesi trascorsi in nerazzurro durante un'intervista con la BBC: "Quando sono arrivato mi hanno promesso degli acquisti, ma non firmò nessuno. E quando succede una cosa del genere, hai ovviamente una crisi".
"Avevamo 15 giocatori di età superiore ai 30 anni - ha spiegato l'ex tecnico del Napoli - alcuni addirittura di 36, 37 e 38 anni. E quella squadra ebbe anche tanti infortuni nel corso della stagione".
Nella rosa dell'Inter in quella stagione c'era anche un giovanissimo Philippe Coutinho, prelevato a 18 anni dal Vasco da Gama per essere valorizzato dal tecnico, che però non ci riuscì del tutto e così nel 2013 il brasiliano salutò Milano dopo 47 presenze e 5 gol destinazione Liverpool per 13 milioni di euro. Davvero pochi se si pensa che nel gennaio del 2018 il Barcellona ha speso 160 milioni bonus compresi per strapparlo ai Reds, ma Benitez allontana le responsabilità: "Alcuni giocatori non volevano accettare l’idea di lasciare spazio ad uno come lui. Chi aveva appena vinto il Triplete non riusciva a capire il motivo per il quale Coutinho dovesse avere più spazio rispetto a loro".