Serie B: il Brescia perde in 10 uomini, il Lecce vince 1-0 e l’agguanta in vetta

Tabanelli piega i lombardi in inferiorità numerica a 10’ dalla fine, il Cittadella rimonta 2-2 l’Ascoli, Cremonese-Foggia 1-0

Il Lecce vince lo scontro diretto in vetta alla classifica battendo il Brescia 1-0 e agganciando in testa proprio i lombardi (che però hanno una partita in meno). Decisivo il gol all’80’ di Tabanelli, che sbuca sul primo palo sul cross di Meccariello. Il Brescia rinvia la promozione in Serie A che poteva arrivare già al Via del Mare. Il Cittadella rimonta le due reti di vantaggio dell’Ascoli grazie a Panico e Moncini che fissano il 2-2. La Cremonese riesce a sfondare il muro del Foggia (1-0) con Arini al 90’.

LECCE-BRESCIA 1-0
Meno di 30 secondi e già si intuisce con quale carica giocheranno le due squadre. Intervento duro di Ndoj, l’arbitro gli mostra il cronometro che non indica nemmeno un minuto di gioco. Al 5’ Bella palla di Torregrossa per Donnarumma, Lucioni sfiora e salva. Poco dopo il Lecce si rende pericoloso sulla destra: cross al centro alzato a campanile dalla difesa del Brescia e, con Alfonso ostacolato da un suo compagno, per poco La Mantia non ne approfitta cercando la giusta coordinazione per mettere in rete. I padroni di casa hanno una grande occasione da gol al 18’: Petriccione avanza sulla sinistra, arriva sulla linea di fondo e mette indietro per Mancosu, che di piatto si divora il vantaggio sparando alto; alle sue spalle c’era anche La Mantia, meglio piazzato. Il Brescia risponde da fuori area con Torregrossa, che si aggiusta il pallone e trova una grande conclusione di potenza, controllata però da Vigorito. Il primo tempo si chiude in maniera molto nervosa, con i giocatori del Lecce protestano per un fallo di mano in area e chiedono il rigore, che però non viene concesso. Mancosu prova a calciare dal vertice sinistro dell’area; gran destro che sibila non lontano dall'incrocio dei pali. Poi, al 55’, il Brescia rimane in 10 uomini per il secondo intervento da giallo di Sabelli. I salentini provano subito a sfruttare la superiorità numerica con Petriccione che, invece di concludere in porta da ottima posizione, preferisce fare da sponda per La Mantia, sprecando un’ottima opportunità. Il Lecce spinge fino alla fine: Majer scaglia un grandissimo destro dalla distanza, Alfonso si supera e riesce a deviare in angolo. A dieci minuti dal termine il subentrato Tabanelli trova il preziosissimo gol vittoria per il Lecce sbucando sul primo palo sul cross di Meccariello e pescando il suo ottavo gol in campionato. Il Brescia deve rinviare i festeggiamenti per la promozione diretta in Serie A, mentre il Lecce può ancora sperare di tornare nella massima categoria senza passare per i playoff.

CITTADELLA-ASCOLI 2-2
Al 7’ c’è subito un’ottima chance per il Cittadella: Iori serve Panico che spara il destro sulla traversa. Sulla ribattuta Valentini s’immola sul tap-in di Moncini. Al 14’ è invece l’Ascoli a rendersi pericoloso, con Frattesi che prende la mira da fuori area, ma il suo destro sorvola di poco la traversa di Paleari. Al 36’ gli ospiti si portano in vantaggio: calcio di punizione di Ciciretti dalla trequarti, pallone scodellato al centro dove svetta Valentini, bravo a insaccare di testa col pallone che scheggia la parte inferiore della traversa. Tre minuti più tardi arriva il raddoppio marchigiano: traversone di Cavion dalla destra, velo di Rossetti e Ardemagni, dopo una buona protezione del pallone, trova l’angolino basso aiutato anche dalla deviazione di Cancellotti. Allo scadere l’Ascoli sfiora addirittura il tris ma Paleari si oppone a Frattesi. A inizio ripresa i veneti tornano in campo più aggressivi con una punta in più (Scappini per Schenetti): Lanni salva su Panico con i piedi, Scappini accorcia le distanze ma è in posizione di fuorigioco. Ma poco dopo, nel giro di tre minuti i padovani riequilibrano il match: al 62’ Panico fugge in percussione dopo lo scambio con Moncini e batte Lanni sotto le gambe, poi al 65’ Benedetti trova Moncini che non sbaglia col piatto destro la rete della rimonta. Il Cittadella va alla ricerca del 3-2 ma si deve accontentare del pareggio, che le consente comunque di agganciare l’ultima posizione utile per entrare nei playoff.

CREMONESE-FOGGIA 1-0
Al 4’ una punizione battuta da Kragl finisce sulla barriera, il successivo tiro di Gerbo viene respinto da Claiton. Al 7’ i padroni di casa sono costretti subito a un cambio: risentimento muscolare per Croce che lascia spazio a Soddimo. Poco dopo il Foggia ci riprova su calcio piazzato dal limite con Mazzeo, ma il suo sinistro sfila sul fondo. Al 17’ Leali respinge coi pugni la botta di Montalto. Al 34’ ci prova Gerbo da distanza siderale: destro che termina a lato alla destra di Agazzi. Nel recupero del primo tempo Piccolo va vicinissimo all’1-0: follia di Martinelli che perde palla al limite dell’area, ne approfitta l’attaccante che s’inserisce e calcia a botta sicura, si salva Leali. I padroni di casa reclamano un calcio di rigore al 55’ per un tocco di mano in area di Ranieri: l’arbitro Zini lascia correre. La Cremonese sfiora il gol in un paio di circostanze poco dopo il 70’: prima Mogos ci prova da distanza ravvicinata (pallone a lato di poco), poi il rasoterra velenoso di Castrovilli trova la risposta di Leali che devia in calcio d’angolo. Kragl mette paura ad Agazzi con un sinistro a giro terrificante, ma il pallone sfiora il palo sulla destra. Al 90’, però, i lombardi riescono a sfondare il muro pugliese: comodo tap-in di Arini di testa nell’area piccola sugli sviluppi di una punizione, ma è davvero clamoroso l’errore Leali, che sbaglia un comodo intervento e condanna il Foggia allo Zini. Grigiorossi a un solo punto dalla zona playoff