Non c'è stata gara, nel senso che l'annunciata sfida tra Kipchoge e Mo Farah (ma annunciata da chi, poi? Forse solo dagli sponsor...) in realtà sfida non è mai stata. La maratona non è terra di conquista per Sir Mo, almeno quando sul percorso c'è anche Eliud Kipchoge, il signore dei 42,195 km: Londra da oggi ha un nuovo primato, per la prima volta sul suolo inglese si è corso sotto le 2h 03' e ovviamente il merito è del keniano già detentore del miglior tempo in assoluto al mondo. Con una seconda metà corsa in 61 minuti, Kipchoge ha infatti tagliato il traguardo in 2h02:37, seconda prestazione assoluta di sempre! Alle sue spalle l'etiope Mosinet Geremew 2h02:55 (record nazionale), terzo il connazionale Mule Wasihun in 2h03:16. Quinto, invece, Mo Farah, vicinissimo al proprio record europeo in 2h05:39, preceduto anche dall'altro etiope Shura Kitata (2h05:01).
Ma la maratona londinese fa oggi notizia, per noi, anche grazie alla straordinaria prestazione di Yassine Rachik. L'azzurro bronzo europeo a Berlino 2018 ha polverizzato il primato personale di 2h12:09 centrando la quarta prestazione italiana di sempre (dietro Stefano Baldini e Giacomo Leone) in 2h08:05 classificandosi nono al traguardo.
Tra le donne, infine, splendida prestazione da parte della keniana Brigid Kosgei che si è aggiudicata la corsa con il tempo di 2:18:20 migliorando anche il suo primato. Quasi due minuti di vantaggio sulla connazionale Vivian Cheruiyot, podio completato dall’etiope Roza Dereje.
Kipchoge detta legge: mai nessuno così veloce a Londra! Strepitoso l'azzurro Rachik
Il keniano vince la maratona in 2.02.37 staccando, come previsto, l'idolo di casa Mo Farah. Bene l'italiano: 2.08.05
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