Nba: Boston sbanca Milwaukee

I Celtics si impongono 112-90 in gara-1, Golden State difende il proprio parquet grazie ai 35 di KD35 nella vittoria per 104-100 contro i Rockets

Le semifinali di Conference iniziano con il botto. I Boston Celtics, unica squadra ancora imbattuta in questi playoff Nba, sbancano il Fiserv Forum di Milwaukee 112-90 in gara-1 e strappano il vantaggio del fattore campo alla miglior squadra della lega. A Ovest, il solito Kevin Durant appone la firma sulla vittoria di Golden State su Houston. Alla Oracle Arena finisce 104-100 per i campioni Nba in carica, trascinati dai 35 di KD35 e dai 18 di Curry.

MILWAUKEE BUCKS-BOSTON CELTICS 90-112 (serie 0-1)
C'è solo una squadra ancora imbattuta in questi playoff: i Boston Celtics. Dopo la vittoria in quattro partite nella serie contro Indiana, la squadra di coach Brad Stevens sbanca il Fiserv Forum di Milwaukee e gioca un bello scherzetto alla squadra con il miglior record di tutta la lega. In gara-1, i Celtics si impongono 112-90 grazie a un'eccellente prova su entrambi i lati del parquet, facendo immediatamente saltare il fattore campo. Una vera e propria lezione di pallacanestro, con Boston che domina, sia in attacco, che in difesa, sfruttando alla perfezione l'asse play-pivot per mettere in difficoltà la difesa di Milwaukee. Kyrie Irving chiude con una doppia doppia da 26 punti e 11 assist, a cui si aggiunge quella da 20 punti e 11 rimbalzi di Al Horford. Soprattutto il lavoro dell'ex Atlanta Hawks è fondamentale per riuscire ad arginare lo strapotere fisico e atletico di Giannis Antetokounmpo, costretto a un misero 7/21 dal campo per 22 punti totali. Ma in generale è tutto l'attacco di Milwaukee a non riuscire a entrare mai in ritmo, come testimoniano il 34,8% da campo di squadra (31/89) e il 33% dall'arco (13/39). La partita si mette subito in discesa per Boston, che nel primo quarto piazza un parziale di 17-3, che permette agli ospiti di toccare subito un vantaggio in doppia cifra (+11). La reazione dei padroni, però, non si fa attendere nel secondo quarto, quando Antetokounmpo è seduto in panchina: Nikola Mirotic si scatena con 13 punti e i Bucks rispondono con un mega contro-parziale da 15-0, che permette di andare al riposo lungo sul punteggio di 50-52. È nella ripresa, però, che Boston piazza la zampata decisiva: i Celtics alzano ulteriormente la propria intensità difensiva e mettono la museruola all'attacco di Milwaukee, costretto ad appena 40 punti nei 24 minuti finali. La squadra di coach Brad Stevens gioca sul velluto e il canestro di Terry Rozier firma addirittura il +21. A rimettere in carreggiata i suoi ci pensa il 'Greek Freak' con una schiacciata e una tripla, che rinvigoriscono il Fiserv Forum, ma è troppo tardi. Boston torna a premere il piede sull'acceleratore negli ultimi minuti e chiude i conti sul 112-90 finale. Un inizio shock per Milwaukee, che perde subito il vantaggio del fattore campo e si trova già costretta a inseguire nella serie.

GOLDEN STATE WARRIORS-HOUSTON ROCKETS 104-100 (serie 1-0)
Se il buongiorno si vede dal mattino, la serie tra Golden State Warriors e Houston Rockets promette davvero di regalare spettacolo. Il primo episodio della serie, infatti, è una battaglia tesissima e intensissima, che vede i campioni Nba uscire vincitori dal parquet. Alla Oracle Arena finisce 104-100 per i 'Guerrieri della Baia', che riescono a imporsi nel finale anche grazie alla tripla di Steph Curry (a lungo limitato da problemi di falli), che trasforma il canestro del +5 a 24 secondi dall'ultima sirena. In generale, un'eccellente prova corale per Golden State, che manda tutto il quintetto in doppia cifra: il migliore è Kevin Durant che, dopo i 45 e i 50 punti contro Los Angeles, ne mette altri 35 in gara-1. A questi, si aggiungono i 18 di Curry, i 14 a testa di Draymond Green e Andre Iguodala e i 13 di Klay Thompson, nonostante i problemi a una caviglia. Ai Rockets, invece, manca il guizzo nel finale: il top-scorer è James Harden, autore di una prova da 35 punti (nonostante un pessimo 9/28 dal campo), a cui si aggiungono i 27 di Eric Gordon e i 17 di Chris Paul. Il primo quarto è caratterizzato dalle enormi difficoltà al tiro dei Rockets, che riescono a mandare a bersaglio solo una delle 14 triple tentate. Dall'altra parte, invece, Durant inizia subito a fare la voce grossa in attacco, con la prima frazione che si chiude sul 28-19 in favore degli Warriors. A tenere in partita Houston ci pensano i primi canestri di CP3, le scorribande offensive del 'Barba' ma, soprattutto, le numerose palle perse dei padroni di casa (10 nel solo primo tempo), che permettono ai Rockets di impattare sul 53 pari all'intervallo. L’equilibrio sul parquet è totale, ma, tra le fila di Houston, inizia a serpeggiare un po' di nervosismo per alcune contestate decisioni arbitrali: prima D'Antoni e poi Paul vengono punti con un tecnico per proteste e Golden State ne approfitta per allungare sul +7. In una Oracle Arena letteralmente infuocata si arriva a un finale punto a punto: Curry trasforma il canestro del +5 a 24 secondi dalla fine, ma l'ennesima palla persa (la numero 20 della partita) regala a Houston la possibilità di pareggiare dopo due punti rapidi di Harden. La tripla del 'Barba', però, finisce corta tra le proteste dei Rockets, che chiedevano il fallo di Draymond Green sul tiro. Paul viene espulso per doppio tecnico e sul match cala definitivamente il sipario.

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