Confermato fino a fine stagione, ma... Ma dopo il ko contro il Torino, con una classifica che ora si è fatta complicata e una zona Champions da riconquistare negli ultimi 360 minuti di campionato contro Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal, serve una reazione decisa senza altri inopinati passi falsi. Proprio per questo nel primo pomeriggio (per la precisione alle 15.08) Rino Gattuso si è presentato a Casa Milan per un nuovo summit con la dirigenza rossonera: ad attenderlo Maldini, Leonardo, Gazidis e Scaroni. Il vertice è durato circa un'ora (l'uscita alle 16.06): si va avanti insieme, con la consapevolezza che il quarto posto resta un imperativo categorico. Poi, ma solo poi, l'addio. A meno di ripensamenti al momento esclusi, soprattutto per la mancanza di una reale alternativa.
PIANO PER LA CHAMPIONS Secondo quanto filtra da Casa Milan, l'incontro (definito "intimo e costruttivo") ha avuto come obiettivo la condivisione di un piano per raggiungere la qualificazione alla Champions League. La fiducia a Gattuso non è mai stata messa in discussione, si è parlato di aspetti legati al momento della squadra, anteponendo sempre l'interesse del club, per il forte senso di appartenenza.
LA CONFERMA: AVANTI ASSIEME, FINO A FINE STAGIONE Da quanto filtra, il vertice in sede ha confermato quanto era stato evidenziato già in mattinata: inutile cambiare ora a quattro partite dal termine del campionato. Gattuso e la squadra hanno 360 minuti per riconquistare il quarto posto. Il divorzio con il tecnico rossonero, a questo punto pressoché certo, solo a fine stagione.
FINITO IL VERTICE A CASA MILAN Alle 16.06, 58 minuti dopo il suo ingresso, Rino Gattuso ha lasciato in macchina Casa Milan. Bocche cucite dopo il vertice societario con Leonardo, Maldini, Scaroni e Gazidis. Anche Maldini ha poi lasciato la sede rossonera.
INIZIATO IL VERTICE SOCIETARIO A Casa Milan è iniziato il nuovo vertice (il secondo dopo quello di ieri sera negli spogliatoi dell'Olimpico di Torino) tra il tecnico rossonero e la dirigenza: da una parte, dunque, Rino Gattuso e dall'altra la triade Maldini-Leonardo-Gazidis.
IL PUNTO SUL FUTURO DOPO TORINO Cinque punti in sette partite e un'Europa fortemente a rischio. E soprattutto una squadra che si è persa e che il suo allenatore non riesce più a ritrovare. Parole di resa quelle pronunciate ieri sera da Gattuso, che come al solito si è preso sulle spalle tutte le responsabilità per una sconfitta pesante in un momento di crisi che più nera non si può. Impensabile due mesi fa, quando il Milan attuò il sorpasso sull'Inter prendendosi il terzo posto per poi imboccare la via della crisi proprio a seguito del derby perso coi cugini.
Bocche cucite ieri dopo il tracollo contro i granata di Mazzarri. A parlare è soltanto il tecnico. Nessuna dichiarazione post partita di Leonardo, come accaduto negli ultimi tempi. Le parole si consumano nello spogliatoio dell'Olimpico Grande Torino. Un faccia a faccia dirigenza-allenatore durato oltre un'ora che avrebbe così portato alla decisione - temporanea - di proseguire assieme sino a fine campionato.
Nessuna delle ipotesi per una sostituzione del tecnico rossonero è risultata percorribile (e realmente valida). Non quella dell'attuale tecnico della Primavera Federico Giunti, che sta lottando per non retrocedere, nel ruolo di traghettatore assieme a Leonardo. Neppure quella di Roberto Donadoni, non disposto ad accettare una panchina per un tempo così breve e in una situazione tanto delicata. In attesa dell'arrivo di una nuova guida per la prossima stagione, si prosegue dunque con Gattuso. Per quattro partite ancora. Salvo altri clamorosi tracolli. Poi verrà una nuova era: difficile sia quella di Sarri, si fanno i nomi di Giampaolo e Di Francesco.