Dopo il tempo delle parole, quello dei fatti. Un mese alla fine della stagione, sia Andrea Agnelli che Massimiliano Allegri hanno confermato di voler continuare insieme ma poi bisogna sedersi, guardarsi, parlarsi e capire che Juventus sarà. Questa dovrebbe essere la settimana buona per l'incontro tra presidente e allenatore, al momento è più probabile la prosecuzione del matrimonio. In caso di rottura Deschamps unica alternativa credibile, Guardiola rimane il sogno.
Se Agnelli (dopo l'Ajax) e Allegri (dopo la Champions ma anche appena dopo lo scudetto conquistato) ufficialmente sono sulla stessa linea, perché lasciare aperta una porta all'addio? Perché, come confermato dal tecnico, "resto ma dobbiamo parlare di programmi futuri". E, come ogni anno in questo periodo, le parti devono capire se la visione è la stessa dal punto di vista degli obiettivi, della filosofia e del mercato.
Tutti aspetti che vanno oltre il discorso su un eventuale rinnovo del contratto, per il momento questione secondaria per Allegri che potrebbe anche accettare di andare a scadenza nel luglio 2020.
In caso di rottura, l'unica alternativa credibile sembra Didier Deschamps (e sarebbe un ritorno dopo la promozione dalla Serie B nel 2006-07 post Calciopoli): con il ct francese in panchina si potrebbe pure ripensare a Paul Pogba. Ma in casa juventina il sogno rimane Guardiola anche se la situazione fronte Manchester City è la stessa di un mese e mezzo fa quando vi avevamo rivelato il sondaggio bianconero per Pep: difficilissimo strapparlo al club inglese.