Valtteri Bottas in testa al mondiale, con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton. Un segnale pessimo per la Ferrari, perché vedere lassù quello che era considerato una sorta di valletto non fa altro che sottolineare l'imbarazzante superiorità della Mercedes in questo avvio del mondiale. Toto Wolff non ha nemmeno bisogno di imporre ordini di scuderia, vista l'agilità della truppa in pista. Già, perché fin qui la Ferrari non ha nemmeno fatto il solletico all'invincibile armata, capace di mettere in pista quattro doppiette di file in ordine alternato. Il confronto con il 2018 è impietoso.
Un anno fa, dopo Baku, Hamilton era davanti, 70 punti, ma Vettel era sulla sua scia a quota 66. La Ferrari viaggiava addirittura in testa alla classifica costruttori. 114 punti per la rossa, 110 per la Mercedes. Lo scorrere del tempo offre oggi uno scenario desolante. Bottas ha messo assieme 47 punti in più del 2018, Hamilton 16, la Mercedes è addirittura a + 63. Vettel ha 14 punti in meno dell'anno scorso, mentre Leclerc viaggia sui ritmi di Raikkonen. I romantici si aggrappano al fatto che da qui ai titoli di coda mancano ancora 17 gare. Chi è più realista considera questo mondiale ormai compromesso per la rossa perché la Mercedes non ha più solo Hamilton come punto di riferimento. Da recuperare c'è infatti uno svantaggio abissale su due piloti, con una Ferrari che nel 2019 non è mai andata al di là del terzo posto.
Bottas, un valletto in testa che imbarazza la Ferrari
La situazione della Rossa è pessima, il Mondiale è ormai compromesso
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