Il Napoli non svende i suoi gioielli, nemmeno se fanno i capricci e puntano i piedi

Si illude chi pensa che la squadra sia in vendita e che si possa venire a prendere ciò che occorre

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Sta passando un concetto sbagliato nel mercato che ruota intorno al Napoli: squadra in vendita, prego venite a prendere ciò che vi occorre. E qualcuno magari pensa pure che sia vero, che il club azzurro sia in disarmo e che Ancelotti abbia chiesto il repulisti per mettere dentro quelli che gli piacciono di più. Il principio in parte è pure corretto, perché nella prossima stagione l’allenatore pluridecorato necessiterà di una rosa più adatta alle sue caratteristiche di gioco, però le dismissioni saranno solo relative ai calciatori meno utilizzati o quelli che attualmente sono parcheggiati in prestito. Poi, se qualcuno fosse davvero interessato ad acquistare Insigne, piuttosto che Allan o Koulibaly, sappia che quella del Napoli è una bottega cara assai. De Laurentiis non ha fatto sconti ad Hamsik, calciatore a fine corsa e desideroso di fare la sua bella (o brutta) esperienza cinese, con una cessione onerosa da 20 milioni di euro,; quando, invece, il Barcellona aveva lasciato andare, con una operazione simile, una celebrità come Iniesta a parametro zero.

Ve lo immaginate il presidente che possa concedere il foglio di via al Magnifico sol perché sta puntando i piedi in virtù di un utilizzo a lui poco consono e qualche battibecco con Ancelotti? Ma neanche per sogno. Se Raiola immagina di portare via Insigne ad un prezzo di saldo, magari anche 60 milioni di euro, è totalmente fuori strada e rischia di mettere uno dei più grandi talenti italiani nelle condizioni di restare suo malgrado con la maglia azzurra sulle spalle. De Laurentiis ha fissato il prezzo per Insigne che varia dai 150 ai 100 milioni di euro, a seconda del club che venisse a bussare alla porta del Napoli. E se pure don Mino avesse in pugno il cartellino di Lozano, trattasi di due operazioni separate: da un lato dovrà arrivare il giusto per cedere Insigne e dall’altra parte sarà versato il giusto per provare a prendere il messicano dal Psv. Idem per Allan. A gennaio, quando il Psg sembrava disposto ad offrire anche 70 milioni per il centrocampista brasiliano, De Laurentiis fu irremovibile: 100 milioni o non parte. Allan non è partito e difficilmente partirà a luglio per una somma che non sia adeguata. Per intenderci, se la Fiorentina chiede (giustamente) 30 milioni per Veretout, il Napoli non può cedere un nazionale verdeoro per una somma che non sia inferiore ai 70-80 milioni di euro. Identico ragionamento va fatto per Koulibaly, ma in questo caso esiste un pacifico accordo con l’agente del senegalese, Fali Ramadani: qualora arrivasse l’offerta da 130 milioni di euro, il Napoli non si opporrebbe alla sua cessione.